Aggiornamenti dalla GMG di Madrid

Molto partecipate dai 1300 giovani padovani in questi giorni a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù le quotidiane catechesi tenute dai vescovi italiani.

Nella giornata di ieri, mercoledì 17 agosto, oltre la metà dei pellegrini padovani si è recato per la catechesi a Colmenar Viejo, al collegio Penalvento, 30 km a nord di Madrid, dove c'era ad aspettarli il vescovo di Mantova, mons. Roberto Busti; mentre gli altri hanno seguito la catechesi del vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari, a Tres Cantos, vicino a dove alloggiano. Tema della prima catechesi: Saldi nella fede

 

Mons. Roberto Busti, ha commentato il brano del Vangelo di Matteo (14,22-33), nel quale Gesù cammina sulle acque nel bel mezzo della tempesta, invitando i giovani a continuare la loro ricerca di Dio: «In certi momenti della vita ' ha sottolineato riferendosi a Pietro ' anche noi perdiamo il ricordo della presenza del Signore e finiamo paralizzati, incapaci di agire, percependo il nostro mare e i nostri limiti come insuperabili. Eppure anche in questi frangenti potete fare esperienza di Dio, intercettando la sua mano tesa che vi afferra per trarvi fuori dai vostri abissi, quando la sofferenza, vostra o altrui, vi sconvolge la vita, quando l'incertezza sul futuro vi attanaglia, quando la coerenza con le scelte e gli impegni che vi siete assunti (') vi sembra troppo gravosa, quando è frustrato il vostro desiderio di rapporti autentici di amicizia o di un vero amore, quando vi è negata l'aspirazione a vivere in una famiglia unita o a raggiungere una stabilità personale e una reale sicurezza, che possano garantire un futuro sereno e felice. Come Pietro, assumendo anche voi il rischio della fede ' non importa se poca ' abbiate il coraggio di abbandonare la barca delle vostre sicurezze, avve

nturandovi in acque profonde, dove talvolta si sperimenta il proprio fallimento ma anche il sostegno di Dio. Le vicende di Pietro ci mostrano proprio questo: che è possibile superare, attraverso la fede, i propri limiti nell'abisso della difficoltà, della paura, della sventura, della sofferenza, della colpa. Per mezzo della fede l'uomo può vincere il suo limite. Quando è costretto a misurarsi con la propria fragilità, abbandonando le sue false sicurezze e velleità, anziché disperare, può scoprire la forza di Dio, il solo capace di farci attraversare ' non evitare! ' i nostri abissi, prendendoci per mano come Pietro. Questo camminare sulle acque, sperimentando la propria debolezza, è la via d'accesso a una fede adulta, a un incontro personale, vero, con Dio' il Dio che ti salva dalle acque».

A conclusione della catechesi il presule ha spronato i giovani: «Non accontentatevi, chiedete sempre qualcosa di più grande. La vostra vita è ancora agli inizi, fatene tesoro!».

 

Molto apprezzata anche la catechesi del vescovo di Brescia, tenutasi a Tres Cantos per il restante gruppo di pellegrini padovani. Mons. Luciano Monari ha sottolineato tre cose: «che la fede è la risposta libera dell'uomo alla dichiarazione di amore di Dio per noi. Che questa dichiarazione è scritta anzitutto nella natura stessa, poi in modo più vivo nella ricchezza di amore che sperimentiamo nei rapporti umani e infine in modo definitivo è scritta nella vita e nella morte di Gesù. Alimentare la fede richiede di tenere viva l'attenzione a queste parole di Dio, dichiarazioni di amore. Imparare a considerare la creazione come opera di Dio messa nelle nostre mani (quindi come dono); imparare a riconoscere l'amore di Dio in tutte le esperienze di amore e di bontà che facciamo nella vita; imparare a professare l'amore di Dio per noi nella vita e nella morte di Gesù». E ha dato tre consigli ai giovani: la preghiera del mattino e della sera come una cornice che fa leggere in ottica di fede il mondo; la lettura quotidiana di qualche riga di vangelo, là dove Dio si fa presente con la sua parola; la partecipazione all'eucaristia che è un «dire di sì all'atto di amore con cui Cristo ha dato la vita per noi».

 

A proposito delle catechesi don Federico Fortin, assistente dell'Acr di Padova e del Movimento studenti di Azione cattolica, sottolinea l'importanza della 'scelta': «La GMG è veramente questione di scelte, a partire dallo scegliere di vivere appieno la catechesi proposta o di non parteciparvi per farsi un giro turistico». E i giovani sembrano rispondere con interesse come racconta don Mauro da Rin Fioretto, da sei anni missionario in Ecuador, che in queste settimane ha collaborato all'organizzazione della spedizione padovana a Madrid: «Le catechesi sono molto gradite e molto affollate, tanto che parecchi ragazzi non sono riusciti ad entrare a causa dell'esaurimento dei posti».

Don Alessandro Spiezia, coordinatore diocesano della Pastorale giovanile, evidenzia invece che: «con l'avvio delle catechesi c'è stato un cambio di marcia. Dall'entusiasmo iniziale siamo passati a cominciare ad approfondire il tema di questa Giornata mondiale. I vescovi in questi giorni approfondiranno infatti il messaggio del Papa per questa GMG a partire delle parole del Vangelo».

 

Nel pomeriggio di ieri una manifestazione di contestazione alla Gmg ha creato qualche disagio al traffico di Madrid e alcune stazioni della metropolitana sono rimaste bloccate, rendendo difficili i trasporti per molti pellegrini.

 

Nella giornata di oggi, giovedì 18 agosto, le catechesi hanno avuto come tema “”Radicati in Cristo””. Nel tardo pomeriggio molti dei padovani parteciperanno all'incontro con papa Benedetto XVI in piazza Cibeles, mentre domani l'appuntamento è con la Via Crucis sempre in piazza Cibeles, quindi sabato la grande Veglia all'aeroporto di Cuatro Vientos con inizio alle ore 20.30 e domenica 21 agosto ultima giornata della GMG di Madrid con la santa messa presieduta dal Santo Padre alle ore 9.30 cui seguirà l'annuncio della prossima Giornata Mondiale della Gioventù.

 

 

CS 178/2011
Padova, 18 agosto 2011

“”