Alla biblioteca vescovile non c’è mai stato quel volume di Galileo, solo un falso ora allo studio degli esperti

In riferimento all'articolo pubblicato oggi, martedì 9 ottobre 2012, a firma di Aldo Comello, su Il Mattino di Padova, a pagina 14, dal titolo «Il Galilei datato 1606 trafugato a Padova dal predone dei libri», la direzione della Biblioteca del Seminario Vescovile di Padova precisa che: «in Biblioteca ci sono stati dei furti, probabilmente fra il 2000 e il 2005, denunciati ai Carabinieri del Nucleo per la Tutela dei Beni Culturali (Venezia). Il sospetto era che ad effettuarli fosse stato proprio il Massimo De Caro accreditatosi, come in altre realtà, quale esperto di libri antichi. Ma tra i libri rubati (una quindicina) non c'era Le Operazioni del Compasso geometrico et militare (Padova, 1606) di cui si parla nell'articolo del Mattino di Padova».

 
«Come dichiarato lo scorso 18 settembre al Maresciallo Carlo Alberto Carlone del Nucleo per la Tutela dei Beni Culturali di Venezia ' dichiara inoltre il direttore della Biblioteca Vescovile, don Riccardo Battocchio ' credo che Massimo De Caro abbia introdotto nella nostra Biblioteca, fingendo di 'ritrovarlo', un esemplare de Le Operazioni'che, grazie a una segnalazione del prof. Nicholas Wilding della Georgia University (USA), è risultato essere, con tutta probabilità, un falso costruito in modo abilissimo. Nessun catalogo antico o moderno della Biblioteca del Seminario indicava la presenza di quell'opera nella nostra biblioteca. Venerdì prossimo, il 12 ottobre, il prof. Paul Needahm dell'Università di Princeton (uno dei maggiori esperti mondiali di libri antichi) e la dott.ssa Irene Brückle, di Stoccarda, esperta di carta antica, saranno nella nostra biblioteca appositamente per esaminare il 'falso' galileiano».
 
 
 
CS 187/2012
Padova, 9 ottobre 2012

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