Festival biblico a Padova. Successo e interesse per la prima edizione

Al termine degli appuntamenti che hanno contraddistinto la prima edizione 'padovana' di appuntamenti collegati al Festival Biblico (in questi giorni al clou nella patria vicentina) è soddisfatto don Marco Sanavio, direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Padova e coordinatore, per la Diocesi, degli eventi padovani attraverso il Centro Padovano della Comunicazione Sociale.

 

«Per la Diocesi di Padova, ma anche per la città, è stata la prima edizione del Festival Biblico nel nostro territorio ' commenta don Sanavio ' un'esperienza che ha aperto le porte a una nuova modalità di accostare la Bibbia e i suoi contenuti attraverso linguaggi non convenzionali, come il fumetto, e altri più consueti ' conversazioni, dialoghi, spettacoli».

 

 

Al successo delle conversazioni con gli autori che si sono svolte all'interno della libreria San Paolo Gregoriana di via Vandelli, che hanno registrato un grande afflusso di pubblico attorno ai temi del creato, del concilio e della fede in rapporto al cinema o a grandi testimoni come il cardinal Martini; o allo stimolante duetto tra filosofo (Curi) e teologo (Canobbio) sul rapporto tra fede e libertà, particolarmente significativa si è rivelata la Staffetta di lettura 'Lavoro e libertà. Scritti &scritture' che ha abitato per un intero pomeriggio il 'Liston' davanti al Municipio, facendo convergere lettori e ascoltatori, per un totale di oltre 40 brani letti in tre ore di staffetta, alternati dalle note degli Antipodi Quintet.

 

 

Il momento senza dubbio più intenso, forte e particolare per l'impatto umano, emotivo e anche spirituale è stata la serata all'MPX con lo spettacolo Experti dove erano protagoniste otto persone detenute della Casa di reclusione Due Palazzi di Padova. Un'occasione unica per gli attori di potersi esibire fuori dal carcere e un'opportunità per il pubblico per rileggere attraverso la loro proposta teatrale la rielaborazione dell'esperienza di vita che ha portato queste persone alla detenzione, con tutto l'indotto di riflessione sul concetto di libertà. «La trama dello spettacolo ' commenta don Sanavio ' può essere letta come percorso di Esodo: i protagonisti hanno trattato la trasformazione da animale in uomo, rielaborando un testo kafkiano, attraverso l'uscita dalla gabbia, e il parallelo biblico più diretto è con la storia di Giona e la balena».

 

 

 

 

Unico rammarico il tempo inclemente che non ha permesso la chiusura dell'esperienza con l'atteso concerto di Chiara Luppi, ma la prima edizione padovana del Festival Biblico sicuramente ha aperto finestre, prospettive e collaborazione che fanno ben sperare nella possibilità di poter ripetere e magari ampliare l'esperienza.

 

CS 154/2013
Padova, 7 giugno 2013

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