Giambattista Tiepolo: le presenze nel territorio diocesano

 Sono numerose le opere che portano la firma di Giambattista Tiepolo nelle chiese della Diocesi di Padova. Il pittore veneziano, nella sua lunga attività artistica, si impegnò infatti anche nella realizzazione di alcune opere di carattere sacro. Due di queste preziose tele saranno prestate dalla Diocesi di Padova ' Ufficio per i Beni Culturali per la realizzazione della mostra Giambattista Tiepolo. Luce, forma, colore, emozione che sarà aperta al pubblico dal 15 dicembre 2012 al 7 aprile 2013 a Villa Manin di Passariano (Ud). Le due opere sono la grande tela Santa Tecla intercede per la liberazione di Este dalla pestilenza del 1630, commissionata per il duomo di Este e la Madonna del Carmine tra santa Caterina d'Alessandria e san Michele arcangelo (1737 1738) del duomo di Piove di Sacco.

Ma Tiepolo è documentato sempre a Piove di Sacco anche nell'antica pieve di San Nicolò per la quale dipinse l'Estasi di san Francesco di Paola intorno al 1735 per l'omonimo altare dedicato al santo e oggi al Museo Diocesano. San Francesco di Paola è colto nell'intensità dello sguardo rapito nella luce divina, cui con delicata deferenza si inginocchia sorretto solo da un nugolo di nubi.
Particolarmente significativo fu poi l'intervento del Tiepolo nella chiesa dei Santi Massimo e Osvaldo a Padova, dove dipinse ben tre pale. Nel 1742 l'allora parroco don Giuseppe Cogolo avviò importanti lavori di restauro all'interno della chiesa, tra cui la ricostruzione di tre altari, per i quali chiamò appunto il Tiepolo per realizzarne altrettanti soggetti pittorici. Sugli altari laterali sono rappresentanti a destra San Giovanni Battista e a sinistra Il riposo durante la fuga in Egitto; sopra l'altare maggiore invece la pala raffigurante i santi titolari, Massimo e Osvaldo. Nel 1745 gli altari erano risistemati e dunque con probabilità erano eseguiti anche i tre dipinti, accomunati dall'inserimento delle figure in paesaggi e sfondi architettonici piuttosto ricercati e dalla forte luminosità. In queste opere rimane la testimonianza preziosa delle pittura religiosa di Tiepolo, nella quale egli mostra la sapiente conoscenza del ricco simbolismo delle sacre rappresentazioni filtrata nell'espressione di una devozione sobria e composta, che aiuta il credente ad un dialogo spirituale con i soggetti rappresentati. 
Risulta poi di Tiepolo un olio su tela raffigurante San Giovanni evangelista tra la serie degli evangelisti, dottori della chiesa e santi patroni di Padova realizzati da Giacomo Ceruti intorno al 1740 nella chiesa del Corpus Domini in Padova.
Particolarmente significativo è lo stacco della grande tela di Este (685×390 cm), che non lascia il suo posto dal 1971, quando venne prestata per una mostra, sempre a Villa Manin di Passariano, dedicata al pittore veneziano. Ora dopo 40 anni è possibile assistere all'operazione di rimozione. Successivamente l'opera, che sarà esposta a Villa Manin, dal 15 dicembre 2012 al 7 aprile 2013, sarà sottoposta a un delicato intervento di restauro che vedrà l'eliminazione delle vernici ingiallite e la pulitura di tutti quei depositi (sporco, stuccature, ridipinture) che rendono dismogenea la superficie della tela. Le lacune verrano stuccate e si procederà all'integrazione dei punti in cui manca il colore. Tutti gli interventi saranno reversibili e riconoscibili da vicino. Sarà valutata, una volta staccata la tela, la necessità di un nuovo telaio.
 

Il restauro, coordinato dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Venezia, Belluno, Padova e Treviso e dall'Ufficio per i Beni culturali della Diocesi di Padova, sarà realizzato dalla Ditta CRAC ' Conservazione Restauro Arte Contemporanea del dott. Franco Del Zotto, e con il sostegno dell'Azienda Speciale di Villa Manin.

CS 205/2012
Padova, 30 ottobre 2012

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