IN MERITO ALL’ARTICOLO DEL CORRIERE DEL VENETO RIGUARDANTE L’ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO

È apparso, oggi giovedì 4 settembre, sul Corriere del Veneto a pagina 6, a firma di Giovanni Viafora, un articolo dalle seguenti intitolazioni: “Il revisore: conti sospetti in diocesi. Il Vescovo lo caccia ma perde in aula” e “Padova. Sotto accusa la gestione dell’Istituto per il Sostentamento del Clero: ‘violate le norme antiriciclaggio’”.

Al riguardo, è indispensabile offrire al lettore qualche puntualizzazione perché, in caso contrario, potrebbe farsi l’idea che l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero sia dedito al riciclaggio.

In realtà, di tutto parlano le ordinanze del Tribunale di Padova, fuorché di quello che riferisce l’articolo: il Tribunale si è limitato, infatti, ad affermare che mons. Antonio Mattiazzo avrebbe dovuto, se del caso, revocare espressamente il dott. Calore dal suo incarico di revisore dell’IDSC, e non considerarlo decaduto, come suggerito, tra l’altro, dall’Ufficio problemi giuridici della CEI, consultato espressamente dal vescovo.

Insomma, un problema relativo alla corretta interpretazione dello Statuto dell’IDSC.

In ogni caso, è bene il lettore sappia che la questione relativa al riciclaggio si riferisce al contestato superamento del limite di utilizzo del contante in tre operazioni di euro 1.000,00 (=mille) ciascuna; per uno scostamento complessivo dalle norme di legge pari a 3 centesimi di euro. 


CS 190/2014
Padova, 4 settembre 2014

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