Un nuovo tassello nel mosaico che compone l'impostazione data, negli ultimi anni, alla Pastorale della salute della diocesi di Padova. Un impegno di prossimità al sofferente che intende maturare il passaggio dalla pastorale del malato alla pastorale della salute, affinché sia pastorale di annuncio e di evangelizzazione, non autonoma ma pienamente intessuta nella comunità cristiana e partecipe alla vita di un territorio.
La nuova tessera vede l'istituzione della Cappellania ospedaliera all'ospedale di Camposampiero (Pd), che si concretizzerà con la consegna del mandato da parte del vescovo Antonio ai tre membri che ne costituiranno il nocciolo iniziale.
L'appuntamento è per martedì 15 settembre alle ore 17.30 nella sala polivalente dell'Ospedale di Camposampiero. Alla presenza delle autorità cittadine e della dirigenza ospedaliera il vescovo di Padova consegnerà il mandato pastorale a tre operatori che andranno a costituire la Cappellania: un religioso francescano, frà Enio Fasolo; un diacono permanente, Giorgio Zanella; e una religiosa delle Dorotee di Vicenza, suor Aldina Gobbi, assicurando in questo modo la celebrazione dei sacramenti, il servizio della Parola e della carità e la cura pastorale.
La presenza di religiosi e sacerdoti all'interno dell'ospedale è consolidata, ma la novità della Cappellania sta proprio nel fatto che la diocesi di Padova (territorio su cui insiste l'ospedale di Camposampiero), sta scegliendo di proporre all'interno degli ospedali équipe con diversità di carismi per l'assistenza religiosa.
La nuova Cappellania ospedaliera opererà in collaborazione con le realtà di volontariato inserite nell'ospedale e in particolare con l'associazione 'Volo 20'.
La realizzazione di questa Cappellania è stata possibile grazie alla collaborazione tra Pastorale della salute, vicariato di San Giorgio delle Pertiche, istituti religiosi, Ulss 15 e amministrazioni locali.
La Cappellania ospedaliera è un'équipe pastorale, un organismo che in nome della Chiesa e con finalità pastorali opera all'interno di un'istituzione sociosanitaria, svolgendo un'attività ordinaria in favore dei malati, dei loro famigliari e degli operatori sanitari. Si pone come segno ecclesiale, luogo dove Dio rivela la sua compassione e si mette al servizio dell'uomo sofferente, contribuendo al coinvolgimento della chiesa locale nella promozione della salute e nell'assistenza dei malati. La Cappellania cerca di costruire ponti di solidarietà tra il malato e l'équipe sanitaria, il malato e la comunità di appartenenza, il malato e la famiglia. Ma la presenza di una Cappellania permette anche di coordinare le forze cristiane presenti nell'organizzazione ospedaliera e contribuire al coinvolgimento della chiesa locale nella promozione della salute e nell'assistenza dei malati.
La diocesi di Padova ha scelto di dare sempre più impulso alle Cappellanie in modo da creare nelle strutture ospedaliere una pastorale sempre più vicina al sofferente e alla sua famiglia, in sinergia con le comunità parrocchiali e con le istituzioni presenti nel territorio, creando così progetti e collaborazioni.
Otto i principali ambiti di azione della Cappellania: l'umanizzazione, la nuova evangelizzazione (far conoscere il vangelo della vita, della salute, della sofferenza, della carità), la celebrazione della salvezza (assicurando a chi soffre il 'sacramento della presenza'), la testimonianza della carità (altro volto dell'evangelizzazione), la formazione, la comunione, il dialogo ecumenico e interreligioso, il lavoro a rete (da questo osservatorio infatti si possono far arrivare alle comunità parrocchiali gli stimoli per convertirsi sempre più alla pastorale della salute).
Padova, 7 settembre 2009