Compie 60 anni di vita e attività Villa Immacolata, la Casa di spiritualità diocesana sul monte Rua, a Torreglia: era, infatti, il 16 luglio 1950 quando si attivarono i primi esercizi spirituali in quella che nacque come 'Casa per gli Esercizi Spirituali' , grazie alla volontà e tenacia dei giovani della GIAC (l'allora Gioventù italiana di Azione cattolica) e all'appoggio dei vescovi Carlo Agostini prima e Girolamo Bortignon successivamente.
In sessant'anni parecchia strada è stata fatta, decine di migliaia le persone che hanno transitato per Villa Immacolata, vissuto momenti di incontro, preghiera, silenzio, attività; tre i direttori che si sono succeduti (mons. Pietro Brazzo, don Danilo Zanella e ora, dal 2008, don Federico Giacomin), numerosi volontari e tantissimi personaggi che sono stati ospiti per esercizi o altri eventi; basti ricordare: i cardinali Angelo Roncalli e Albino Luciani divenuti papi; il card. Pericle Felici, e ancora Pellegrino, Balestrero, Neves, Poletto, Cè, Pironio, Garonne, Poletti, Tonini, Martini, e molti altri presuli, i vescovi del Triveneto che qui si ritirano per gli esercizi spirituali. E ancora Divo Barsotti, Vittorio Bachelet, Giuseppe Lazzati '.
Per ricordare i 'primi' 60 anni di Villa Immacolata, recuperarne la storia e il percorso, sabato 3 luglio, alle ore 18.30 il vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo, presiederà una celebrazione di ringraziamento nella 'cappella' all'aperto nel parco della Villa.
Sarà l'occasione per ritrovare volti e amici, ma anche per ricordare un pezzo di storia della Chiesa e della spiritualità diocesana e, come ricorda il vescovo nella lettera che accompagna il sessantesimo, «riavvivare l'impegno di riportare al centro 'la spiritualità', la vita nuova secondo lo Spirito. Sì, perché nella nostra vita c'è sempre il rischio dell''attivismo', della frammentazione, della perdita del 'centro'. La 'spiritualità' non è un'evasione dalla realtà della vita, ma è una necessità per la vita».
«Questa 'necessità per la vita' - sottolinea il direttore della Casa, don Federico Giacomin - ha grandi spazi di fecondità e di opportunità e Villa Immacolata si propone di darne respiro e attuazione ma anche di offrire 'la possibilità di intensificare il nostro rapporto con il Signore'. Villa Immacolata rappresenta ancora oggi, come sessant'anni fa, l'avventura che risponde alla provocazione di Gesù: 'Venite in disparte': per una parola chiara, per sanare delle ferite, per cogliere il suo invito, per fare la sua volontà o semplicemente per stare con Gesù. Perché in questo luogo, la sua voce potrebbe diventare la nostra tenacia dentro l'ordinarietà della vita».
Sarà l'occasione per ritrovare volti e amici, ma anche per ricordare un pezzo di storia della Chiesa e della spiritualità diocesana e, come ricorda il vescovo nella lettera che accompagna il sessantesimo, «riavvivare l'impegno di riportare al centro 'la spiritualità', la vita nuova secondo lo Spirito. Sì, perché nella nostra vita c'è sempre il rischio dell''attivismo', della frammentazione, della perdita del 'centro'. La 'spiritualità' non è un'evasione dalla realtà della vita, ma è una necessità per la vita».
«Questa 'necessità per la vita' - sottolinea il direttore della Casa, don Federico Giacomin - ha grandi spazi di fecondità e di opportunità e Villa Immacolata si propone di darne respiro e attuazione ma anche di offrire 'la possibilità di intensificare il nostro rapporto con il Signore'. Villa Immacolata rappresenta ancora oggi, come sessant'anni fa, l'avventura che risponde alla provocazione di Gesù: 'Venite in disparte': per una parola chiara, per sanare delle ferite, per cogliere il suo invito, per fare la sua volontà o semplicemente per stare con Gesù. Perché in questo luogo, la sua voce potrebbe diventare la nostra tenacia dentro l'ordinarietà della vita».
Per i sessant'anni della Casa di spiritualità è stato realizzato un logo che d'ora in poi contraddistinguerà le attività della Casa e un libretto dal titolo Di te ha detto il mio cuore' Villa Immacolata si racconta che traccia attraverso ricordi, testimonianze e foto la storia di questa struttura.
Padova, 1 luglio 2010
comunicato stampa 150/2010
“”