L’Ufficio diocesano di Pastorale dell’Educazione e della Scuola dichiara la sua vicinanza ai gestori delle scuole dell’infanzia paritarie cattoliche, il cui servizio risulta fortemente ostacolato e compromesso dalla non puntuale erogazione dei contributi ad esse destinati da parte delle pubbliche autorità. Esprime altresì apprezzamento per l’impegno con cui la Fism regionale e provinciale sta seguendo la questione, cercando le forme più efficaci per far emergere la situazione di difficoltà e forte preoccupazione. Auspica che questo momento di precarietà possa rappresentare l’occasione per rafforzare ulteriormente i vincoli di collaborazione e impegno comune fra gestori (parrocchie e congregazioni), corpo docente e non docente e, soprattutto, famiglie dei fanciulli frequentanti la scuola dell’infanzia, così da far sentire presso le competenti istituzioni la voce delle scuole paritarie, per il raggiungimento della piena parità, legislativamente riconosciuta, ma mai pienamente realizzata.
Nel rispetto dell’autonomia di ogni scuola e del suo gestore, invita i soggetti competenti a un attento discernimento circa l’adozione di modalità di protesta che potrebbero mettere in difficoltà le famiglie, per la mancata erogazione del servizio proprio delle scuole e risultare poco efficaci sul piano degli effetti.
Raccomanda invece tutte quelle iniziative simboliche o di coinvolgimento dell’opinione pubblica e anche di tutti coloro che svolgono un servizio per il bene comune, affinché insieme si trovino strategie per garantire alle scuole quanto necessario per la promozione e la prosecuzione del loro compito, per il bene della società tutta.
don Lorenzo Celi,
direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale dell’Educazione e della Scuola
CS 249/2014
Padova, 11 novembre 2014
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