Un'idea per un intervento di adeguamento liturgico nella zona presbiterale del Duomo di Monselice, è la proposta del Bando promosso dal Comune e dalla parrocchia del Duomo di Monselice per sollecitare attenzione e creatività attorno a un 'bene' della comunità che chiede un intervento di riqualificazione sia estetica che liturgica.
Da qui il concorso di idee per vedere come potrebbe essere ripensato uno spazio liturgico nato alla fine degli anni Cinquanta: «una sfida creativa insolita e stimolante ' si legge nel bando ' che travalica gli attuali confini del design industriale per spingersi fino ad investigare il rapporto tra grazia e bellezza, spirito e materia, ambientati in contesti sacri e storicizzati, spesso vincolati ai sensi del D.Lgs. 42/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, il progetto dovrà confrontarsi, rispettando le indicazioni della Nota CEI in merito a 'l'adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica', con il costruito».
Il bando di concorso, disponibile in rete - congiuntamente alla Nota Cei - nel sito del comune di Monselice (www.comune.monselice.padova.it), è stato pubblicato il 29 gennaio 2013; l'iscrizione obbligatoria dovrà avvenire entro le ore 12.00 del giorno 28.2.2013, mentre la consegna degli elaborati entro le ore 12.00 del 30 aprile 2013 secondo quanto previsto dal bando.
Gli enti banditori sono il Comune di Monselice e la parrocchia del Duomo dedicata a San Giuseppe Operaio che intendono ' si legge ' «proporre un'iniziativa in grado di dare visibilità e valore aggiunto al proprio programma culturale: in particolare, si desidera offrire al designer-artista contemporaneo l'opportunità di misurarsi con la spiritualità, la ritualità, la rivisitazione di canoni estetici che hanno alle spalle una tradizione plurisecolare, con radici profonde nella nostra società; da qui l'idea di promuovere un concorso di design interamente dedicato al sacro (sede, altare, ambone, abside)».
Il concorso si propone di acquisire la migliore proposta progettuale per un intervento di adeguamento liturgico del Duomo di Monselice, riferito all'area presbiterale, tenendo conto delle esigenze della parrocchia e delle celebrazioni che si svolgono nella chiesa. La speranza è che un'iniziativa di questo tipo possa sensibilizzare l'attenzione verso gli interventi necessari alla chiesa e al suo completamento. Inoltre «non essendoci altare, ambone e sede fissi ' commenta l'arciprete mons. Sandro Panizzolo ' non è ancora stato consacrato».
Il concorso è aperto a professionisti, designer, ingegneri, architetti e artisti che possono partecipare in forma singola o associata. Non possono partecipare al concorso quanti hanno collaborato alla definizione del bando, gli amministratori e i consiglieri in carica del Comune di Monselice.
Al vincitore del concorso verrà corrisposto un rimborso spese di ' 2.500,00 e altri due rimborsi spesa in denaro potranno potranno essere disposti al secondo (' 1.500,00) e al terzo classificato ' (1.000,00). Rimborsi resi possibili grazie alla partecipazione di tre aziende sponsor.
La giuria sarà composta da tre esperti della materia designati dagli enti banditori. Il bando specifica inoltre che «è facoltà degli Enti Banditori realizzare o meno le opere previste dalle proposte progettuali dei partecipanti» che sono risultati ai primi tre posti della graduatoria. Il concorso, infatti, si propone come occasione di proposta di idee libera e non vincolante a un futuro intervento sull'architettura del Duomo.
Di fronte a un progetto che riguarda un edificio di culto, precisa l'architetto Giovanni Mezzalira: «non basta essere bravi architetti, perché anche la forma deve partecipare al contenuto sacro, la forma diviene segno sacramentale del contenuto».
scheda storica
La chiesa dedicata a San Giuseppe operaio è stata inaugurata l'8 settembre 1957 ed è diventata il nuovo duomo di Monselice, sostituendo la chiesa di Santa Giustina della Rocca. Il Duomo è stato costruito su progetto e direzione tecnica dell'architetto Vincenzo Bonato e dell'ingegnere sen. Stanislao Ceschi. I lavori sono stati affidati all'impresa Andolfo Massimiliano. L'idea originaria svolta dai progettisti era di costruire un edificio imponente a forma di dado, il cubo infatti era considerato dagli antichi la forma più perfetta della Santa Casa di Dio (cfr. Ap. 21,16).
La struttura si svolge su pianta centrale a croce latina nel cui centro si innalza una guglia quadrata con pinnacolo, alta 37 metri e del diametro di 20 metri con copertura a quattro spioventi. Ai fianchi una transenna attraverso cui spiove la luce nell'interno, motivo dominante nella costruzione. Un susseguirsi di finestre verticali danno all'edificio la nota della semplicità e dell'imponenza. La lunghezza della croce è di m. 61,50; la larghezza delle due braccia m. 35. Superficie totale mq 1.200.
Sotto la chiesa si trova una cripta vasta quanto tutta la costruzione. All'ingresso principale, in facciata, si accede con una gradinata di 15 gradini.
La prima tappa fu la costruzione della cripta terminata il 10 settembre 1950. Il 17 settembre vi fu trasportato il Santissimo. Cinque anni dopo, furono costruiti la canonica e il patronato maschile. Benedetta l'8 settembre 1955 la pietra angolare del nuovo Duomo, l'8 settembre 1957 fu solennemente benedetto e il 29 giugno 1958 aperto al culto.
Al suo interno sono custodite le opere d'arte delle chiese di Monselice chiuse o soppresse. Nelle vetrate che rendono luminoso il duomo - opera di padre Costantino Ruggeri - appaiono dei segni, dei simboli mariani, eucaristici e della natura che ci riconducono al mistero, al miracolo continuo della Luce vera che viene nel mondo, la Parola divina fatta carne, luminosa Sapienza del Padre che siede nel grembo della Madre.
CS 29/2013
Padova, 7 febbraio 2013
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