Da domani, mercoledì 20 maggio, sarà la Caritas diocesana di Padova a coordinare gli aiuti di Caritas italiana alle popolazioni colpite dal terremoto nelle tendopoli di Bagno, Civita di Bagno, Roio Piano e S. Rufina, Roio Poggio e Pianola.
Paolo Fantinato, volontario di Villanova di Camposampiero, riceverà le consegne da Anita Scoz, operatrice della Caritas diocesana di Trento, che ha coordinato il primo mese di presenza (21 aprile-20 maggio). Fantinato sarà raggiunto lunedì 25 maggio da don Orazio Zecchin, sacerdote della diocesi di Padova, per dare il via ufficiale al mese del coordinamento padovano, che si concluderà il prossimo 27 giugno. Durante il mese si aggiungeranno altri volontari, selezionati dalla Caritas di Padova e/o segnalati da altre Caritas del Nordest, in turni di una/settimane.
L'iniziativa segue le direttive di Caritas Italiana che, dal giorno successivo al sisma, ha avviato nelle zone terremotate un modello di lavoro sperimentato in occasioni di precedenti emergenze. Il Centro di coordinamento nazionale, aperto nei locali della parrocchia di San Francesco d'Assisi di Pettino, quartiere periferico de L'Aquila, ha inglobato l'équipe della Caritas diocesana aquilana e farà da perno alla rete di presenze solidali che nei prossimi mesi ed anni si stenderà sull'intero territorio colpito. Una disponibilità all'aiuto e alla condivisione che avrà per protagonisti volontari e operatori di tutta Italia (se ne prevedono circa 1.500), coordinati dalle 16 delegazioni regionali Caritas.
Dopo la primissima fase di emergenza, in cui 400 volontari delle Caritas dell'Abruzzo e del Molise hanno allestito e gestito 4 magazzini e organizzato una capillare presenza di aiuto materiale e morale agli sfollati, intorno alla metà di aprile è cominciata la seconda fase con i sopralluoghi delle delegazioni regionali delle Caritas. Il 21-22 aprile scorsi è stata la volta delle Caritas del Nordest, che hanno preso visione della situazione e cominciato la sistematizzazione del supporto psicologico e della vicinanza alla gente del luogo, con alcuni volontari e operatori di Trento, Pordenone e Vicenza.
La delegazione del Nordest ha deciso che la presenza a lungo termine nelle tendopoli da parte dei volontari sia gestita e coordinata a turno, per un mese circa, da ciascuna delle 15 Caritas diocesane del Triveneto, in una sorta di solidale gemellaggio.
Paolo Fantinato e don Orazio Zecchin opereranno accanto alle persone secondo lo spirito e lo stile Caritas. «Si cercherà di aiutare, non di sostituirci agli abruzzesi - sottolinea don Gianfranco Zenatto, direttore della Caritas diocesana di Padova - Si cercherà di ascoltare i bisogni delle persone, fare loro visita, accompagnarle, animarle, in una relazione di vicinanza e fraternità».
Per informazioni: info@caritaspadova.it, tel. 049/8771720.
comunicato stampa 123/2009
Padova, 19 maggio 2009