La missione cattolica di Chae Hom 'Maria Regina della Pace' - nella diocesi di Chiang Mai a nord della Thailandia ' rappresenta l'esperienza missionaria più recente della diocesi di Padova.
Nata nel 2000, si caratterizza per un aspetto peculiare: è stata affidata alle chiese del Triveneto. Oggi vi operano infatti sacerdoti fidei donum provenienti dalle diocesi di Vicenza, Padova, Verona.
Tuttavia i primi contatti per l'evangelizzazione risalgono al 1985 quando p. Adriano Pelosin del Pime (Pontificio istituto missioni estere) ha iniziato ad operare con le prime comunità, tra gli Isan.
L'iniziativa delle diocesi nordestine in Thailandia si ispira a un'idea di missionarietà condivisa proponendosi di instaurare, tramite la presenza dei fidei donum, relazioni di scambio, fraternità e comunione, in un clima di stima reciproca. Una sfida notevole in un paese di tradizione buddista (i cattolici costituiscono lo 0,5 per cento della popolazione) e, in particolare, in una diocesi dove il cristianesimo è arrivato circa settant'anni fa.
Nel territorio della missione, esteso su tre distretti della provincia di Lampang (Chae Hom, Muangpan e Wangnua), sono presenti ben sei gruppi etnici e culturali diversi, ciascuno con una sua lingua e con tradizioni religiose proprie.
L'attività di evangelizzazione e promozione umana condotta dai missionari a Chae Hom raggiunge circa cinquanta villaggi sparsi sul territorio. La metà è popolata dalle 'tribù dei monti', gruppi di profughi fuggiti dai paesi confinanti (Cina, Birmania, Laos e Cambogia) a causa di guerre o di gravi situazioni politiche, che si sono insediati nella zona montuosa del nord della Thailandia. Privi di documenti di identità, non possono godere dei diritti civili, sanitari e di movimento e, pertanto, sono collocati ai margini sia geografici che sociali del paese.
L'altra metà dei villaggi in cui operano i fidei donum, sono abitati da lannathai o thai del nord, braccianti agricoli o piccoli proprietari di risaie, il cui lavoro quasi unico è la coltivazione manuale del riso.
Gli interventi dei missionari sul territorio sono possibili grazie all'indispensabile supporto di catechisti e animatori dei villaggi che conoscono la lingua, le tradizioni, i tabù e le regole sociali di ogni gruppo etnico.
Un particolare impegno è rivolto a promuovere l'istruzione per bambini e ragazzi e a favorire l'alimentazione, la salute, l'igiene e la conservazione di costumi e tradizioni, soprattutto nei villaggi 'dei monti'. Inoltre la missione gestisce un centro educativo per ragazzi e ragazze, quasi tutti buddisti, provenienti dai villaggi più in difficoltà, che frequentano la scuola statale della città e ritornano a casa durante le vacanze. È un punto di riferimento per tutti i cristiani della zona, luogo dove si celebrano le solennità, ci si incontra e si svolgono percorsi di formazione per i catechisti.
L'impegno missionario dei fidei donum continua dunque oggi in Thailandia dove a piccoli passi lo Spirito si manifesta nella fede semplice di una giovane chiesa.