Prende il via sabato 4 settembre la quinta edizione della rassegna di musica sacra IN PRINCIPIO nata dalla collaborazione tra l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Ufficio per la Liturgia della Diocesi di Padova e le parrocchie del Centro storico.
Ad aprire questa edizione sarà una delle novità inserite nel calendario 2021: una conferenza-conversazione sul tema del canto e della musica per la liturgia, dal titolo Concordia Discors, che vede la partecipazione straordinaria di mons. Giuseppe Liberto, maestro emerito della Cappella musicale pontificia Sistina (1997-2010).
L’appuntamento è per sabato 4 settembre a partire dalle ore 9.30 al Teatro del Seminario vescovile a Padova (ingresso da via Del Seminario7).
Quale musica per accompagnare la liturgia? Come l’arte aiuta la Chiesa a trasmettere il messaggio divino attraverso le note e le forme del visibile? Sono solo alcune delle domande sul tavolo dei relatori. La mattinata, moderata da don Gianandrea Di Donna, direttore dell’Ufficio per la liturgia della Diocesi di Padova, si aprirà con il saluto del vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, seguito da quello del preside della Facoltà teologica del Triveneto, don Andrea Toniolo. La conferenza lascerà quindi spazio alla lectio magistralis di mons. Giuseppe Liberto sul tema Concordia Discors e all’intervento del maestro Marco Angius, direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto sul tema Musica, modernità e sacro.
La mattinata, che prevede anche il confronto con i partecipanti, si chiuderà con l’esecuzione, in prima assoluta, di Echi dalla memoria di una lettera, per archi e mezzosoprano del compositore contemporaneo Christian Cassinelli (presente in sala) con la partecipazione dell’Orchestra di Padova e del Veneto e del mezzosoprano Chiara Osella. Dirige Cesare Della Sciucca.
La partecipazione alla conferenza è gratuita ma è necessaria la prenotazione attraverso il sito www.opvorchestra.it
La prima giornata della rassegna IN PRINCIPIO proseguirà in serata, alle ore 19.30, in basilica Cattedrale a Padova con il concerto che proporrà brani di monsignor Giuseppe Liberto (Corcordia discors, Sigillo sul cuore, Laudes Regiae, Invocazioni nel gaudio, Psallendo alleluiatico) e di Marcel Dupré, tra i più importanti organisti del Novecento.
Prenotazione obbligatoria sul sito www.opvorchestra.it o T. 049 656848 – 656626.
La rassegna In Principio vede il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e del Veneto.
I relatori
Mons. Giuseppe Liberto
Nato a Chiusa Sclàfani (PA) nel 1943, ha frequentato gli studi filosofici e teologici presso il Seminario dell’Archidiocesi di Monreale ed è stato ordinato sacerdote il 28/6/1969. Guidato dal maestro Turi Belfiore ha conseguito, nel 1975, il diploma di strumentazione e, nel 1977, il diploma di composizione presso il Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo, dove è stato anche docente. Sin dall’inizio del suo ministero ha svolto il compito di Maestro di Cappella del Duomo di Monreale. È stato inoltre direttore dell’Ufficio liturgico diocesano e direttore per la sezione Musica sacra dell’Ufficio liturgico della CESi. (Conferenza Episcopale Siciliana).
Ha formato e seguito numerosi cori, divenuti in seguito stabili, soprattutto in occasione delle visite del Santo Padre a Palermo, Mazara del Vallo e Siracusa, e per le celebrazioni dei tre convegni delle Chiese di Sicilia e del Terzo convegno delle Chiese d’Italia.
Dal 1997 al 2010 è stato Maestro direttore della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, nominato da papa Giovanni Paolo II. Oltre che nelle numerose celebrazioni papali, ha diretto la Cappella in più di cinquanta concerti in Italia e all’estero (Giappone, Ungheria, Malta, Spagna).
È membro della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon.
La sua produzione musicale comprende lavori di vario genere liturgico. Su questi temi ha anche scritto il libro Cantare il Mistero (Edizioni Feeria, 2004). Per la Libreria Editrice Vaticana ha aperto nel 2004 la collana Liturgica Poliphonia – I Canti della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, per la quale sono stati già editi i fascicoli contenenti sue composizioni: Crux gloria, Te Deum laudamus, Magnificat, Laudate Pueri, Missa Pie Iesu Domine e Tu es Petrus.
Christian Cassinelli
Nato nel 1979 a Cagliari, si è diplomato in pianoforte e composizione presso il Conservatorio “Pierluigi da Palestrina”. Successivamente ha approfondito lo studio della composizione con Azio Corghi (Accademia Chigiana di Siena, Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Luca Francesconi (Accademia Musicale di Stresa, Malmö Music Academy in Svezia), diplomandosi presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida di Ivan Fedele. Attivo come interprete di musica da camera fa parte, fin dalla sua fondazione, dell’Ensemble Palestrina, gruppo specializzato nel repertorio novecentesco e contemporaneo e collabora da diversi anni con l’Ensemble SpazioMusica.
Nel 2005 ha vinto la prima edizione del concorso internazionale di composizione “Il Giornale della Musica” con Rosario, eseguito a Torino dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Roberto Abbado. Su commissione del 53° Festival Internazionale Biennale Musica di Venezia ha realizzato le musiche di scena per Le Baccanti di Euripide, in scena al Teatro Olimpico di Vicenza, al Teatro Goldoni di Venezia e al Teatro Verdi di Padova. Nel 2009 è risultato vincitore della terza edizione del Concorso Internazionale di Composizione “Accademia di Santa Cecilia” con Halak per orchestra, mentre nel 2012 il Concorso Internazionale “Strumenti di Pace” di Rovereto gli ha conferito la Menzione speciale per il brano A change of Freedoms per soprano e orchestra.
Ha avuto esecuzioni e commissioni da parte di: il Festival Spaziomusica, il Festival di Musica Antica e il Teatro Lirico di Cagliari, il Festival La Biennale di Venezia, il Festival Settimane Musicali di Stresa, il MATA Festival di New York, il Festival PlayIT di Firenze, l’Orchestra I Pomeriggi musicali, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra Regionale della Toscana, l’Ensemble SpazioMusica, il Quintetto Bibiena, il Divertimento Ensemble, l’Ensemble L’Arsenale, l’Ensemble Algoritmo, la Musica Vitae Chamber Orchestra di Växjö (Svezia), Ex Novo Ensemble, Quartetto Interzone.
Negli ultimi anni si è dedicato particolarmente alla divulgazione e alla promozione della musica contemporanea presso i giovani e giovanissimi strumentisti e compositori. Insegna teoria musicale presso il Conservatorio di Musica di Cagliari dove coordina, insieme al collega Riccardo Leone, il Laboratorio interdipartimentale e interdisciplinare permanente di musica contemporanea SCISMA.
Marco Angius
Marco Angius è un direttore di riferimento per il repertorio musicale contemporaneo. Ha diretto Ensemble Intercontemporain (Agorà 2012), Tokyo Philharmonic, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestra della Toscana, Sinfonica di Lecce, I Pomeriggi Musicali, Luxembourg Philharmonie, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam, La Filature di Mulhouse, Teatro Lirico di Cagliari. È stato invitato da numerosi festival quali Biennale Musica di Venezia, MITO, Warsaw Autumn Festival, Ars Musica di Bruxelles, deSingel di Anversa (con l’Hermes Ensemble di cui è principale direttore ospite), Traiettorie, Milano Musica, Romaeuropa Festival.
Già assistente di Antonio Pappano per il Guillaume Tell di Rossini (Emi records, 2011), è fondatore dell’ensemble Algoritmo con cui ha vinto il Premio del Disco Amadeus 2007 per Mixtim di Ivan Fedele e con cui ha realizzato numerose registrazioni tra cui Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino (per la Euroarts di Monaco in dvd e per Stradivarius su cd). Presente costantemente nei principali festival di musica contemporanea europei, dal 2016 ha inaugurato la Stagione del Teatro La Fenice con Aquagranda di F. Perocco (Premio Abbiati 2017) e l’anno seguente la Biennale Musica di Venezia con Inori di Stockhausen. Ha diretto Káťa Kabanová di Janáček al Teatro Regio di Torino con la regia di Robert Carsen e Prometeo di Luigi Nono nella nuova edizione critica al Regio di Parma, oltre a Medeamaterial di Dusapin (Premio Abbiati 2018) e Il suono giallo di Alessandro Solbiati (Premio Abbiati 2016) al Comunale di Bologna, Jakob Lenz di Wolfgang Rihm, Don Perlimplin di Bruno Maderna e Luci mie traditrici di Sciarrino con la regia di Jurgen Flimm.Tra le produzioni più recenti: Jakob Lenz di Rihm (Teatro Comunale di Bologna), La volpe astuta di Janácek (Accademia Nazionale di Santa Cecilia), L’Italia del destino di Luca Mosca al Maggio Musicale Fiorentino e l’intensa attività concertistica con l’Ensemble dell’Accademia Teatro alla Scala, giovane formazione di cui è anche coordinatore artistico. Due i libri pubblicati: Come avvicinare il silenzio (Il Poligrafo, 2020) e Del suono estremo (Aracne, 2014).
Da settembre 2015 Marco Angius è il direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto.
Il 27 dicembre 2019 è stato insignito dell’onoreficenza di Commendatore della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella.
cs 88/2021
Padova, 2 settembre 2021