Passaggio di testimone alla direzione dell’Opera della Provvidenza S. Antonio di Sarmeola di Rubano (PD), la grande struttura residenziale organizzata in Centri servizi per disabili, Centro Servizi polifunzionale “Casa Madre Teresa di Calcutta” per malati di Alzheimer, Centro servizi “Casa S. Massimiliano Kolbe” che accoglie persone anziane non autosufficienti, Centro Servizi “Casa Mons. Girolamo Bortignon” per religiosi non autosufficienti, per un totale di circa 700 ospiti e altrettanto personale.
Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, dopo aver accolto lo scorso giugno, le dimissioni di mons. Roberto Bevilacqua, ha infatti nominato nuovo direttore generale della struttura don Roberto Ravazzolo. La nomina è stata annunciata oggi, venerdì 31 dicembre 2021, al personale dell’Opera della Provvidenza.
Don Roberto Ravazzolo, classe 1964, è stato ordinato prete della Diocesi di Padova l’11 giugno 1989. Fino allo scorso anno ha svolto il suo servizio nella Pastorale dell’Università e della Cultura, come assistente degli studenti alla Cattolica di Milano prima e poi alla Fuci e quindi è stato direttore del Centro universitario di via Zabarella e insegnante in Seminario, all’Istituto vescovile Barbarigo, alla Facoltà teologica del Triveneto e all’Issr di Padova. Nell’ultimo anno don Ravazzolo ha affiancato sul campo mons. Bevilacqua e contestualmente ha conseguito un master in management dei servizi sanitari e sociosanitari all’Università di Parma.
«Che la Diocesi continui a volere un prete come direttore dell’Opera della Provvidenza – commenta il nuovo direttore generale – sta a indicare quanta importanza abbia per la nostra Chiesa l’esperienza che si vive in questa casa. Le sfide di questo periodo sono tante. La consapevolezza di poter contare su un’équipe di collaboratori e su degli operatori, che hanno saputo far fronte a testa alta pur tra mille difficoltà ai disagi della pandemia, consente di guardare alle responsabilità future senza scoraggiarsi. Un sentimento di profonda gratitudine va a mons. Bevilacqua per quanto ha fatto e sta ancora facendo e per lo stile della sua persona. I passaggi che hanno caratterizzato l’OPSA, sia come comunità che come azienda in questi anni, sono frutto della sua infaticabile laboriosità e della sua lungimiranza. Sono convinto che il mio grazie interpreti i sentimenti degli ospiti e degli operatori dell’Opera ma anche dell’intera comunità diocesana».
«L’Opera della Provvidenza – sottolinea il vescovo Cipolla – è un grande segno di carità della Chiesa di Padova e uno strumento di attenzione ai più fragili e ai poveri, che interpreta la scelta evangelica. Ringrazio don Roberto Ravazzolo di aver accolto questo impegnativo compito e a mons. Roberto Bevilacqua – che da 26 anni ha guidato questa struttura e che rimarrà comunque presente all’OPSA come vicepresidente del Consiglio di amministrazione – va la gratitudine per il servizio e l’impegno con cui ha accompagnato anni di profonda trasformazione, per la discrezione della sua persona e la dedizione totale alla causa dell’Opera della Provvidenza. Il suo servizio all’OPSA è stato ininterrotto, unendo competenza e passione: la qualità del servizio e della cura agli ospiti è stata garantita come una forma di testimonianza evangelica. Il doppio motto dell’Opera: Charitas cum fide e Servire Christo in fratribus è per lui uno stile di vita più che uno slogan».
Mons. Bevilacqua negli ultimi 40 anni ha infatti prestato servizio e vissuto per l’OPSA, iniziando a frequentare la struttura come medico volontario nel 1981, prima di essere ordinato sacerdote (3 giugno 1984). Una volta prete è stato inviato proprio all’OPSA in aiuto al co-fondatore, mons. Francesco Frasson, cui è succeduto come direttore generale il 1° gennaio 1995 e rimanendo in carica fino ad ora.
«Essere stato qui all’Opera della Provvidenza per dare un servizio ai nostri ospiti – commenta mons. Bevilacqua – è stata una grande opportunità e un privilegio umano e una grande grazia dal punto di vista cristiano e sacerdotale. Ringrazio per la fiducia che mi è stata concessa dai vescovi, dai Consigli di amministrazione che si sono succeduti e ringrazio tante persone meravigliose per la preziosa collaborazione ricevuta per la dedizione e il servizio alla missione dell’Opera».
cs 157/2021
Padova, 31 dicembre 2021