Appuntamento clou nel calendario di iniziative per celebrare i 250 anni della morte di Egidio Forcellini (1768-2018) è il convegno La figura e l’opera di Egidio Forcellini in programma domani, venerdì 13 aprile, dalle 17 alle 19 al collegio universitario Gregorianum di via Proust 10 a Padova (Quartire Forcellini).
Un’occasione studiata per riscoprire questa figura così discreta ma altrettanto importante per la storia della Chiesa padovana e della cultura in generale.
Umile, meticoloso, dedito, paziente, culturalmente preparato… Egidio Forcellini, autore del Lexicon Totius Latinitatis, è un prete e uno studioso da riscoprire e rivalorizzare. Non un convegno di studio per addetti ai lavori quindi, ma un’opportunità per far conoscere a un ampio pubblico questo personaggio – sconosciuto a molti padovani per cui Forcellini è fondamentalmente un quartiere cittadino – facendone emergere i tratti più significativi della sua umanità, della sua spiritualità e del valore culturale del suo lavoro anche nel contesto della Chiesa del suo tempo.
Ai saluti istituzionali di Andrea Colasio, assessore alla cultura del Comune di Padova e di mons. Giuliano Zatti, vicario generale della Diocesi di Padova, seguiranno gli interventi di don Stefano Dal Santo, direttore della Biblioteca Capitolare (Umanità e spiritualità dell’abate Egidio Forcellini 1688-1768); Nello Della Giustina, presidente delegazione cultura classica di Vittorio Veneto (Egidio Forcellini a Ceneda (1724-1731); la rinascita del Seminario); don Roberto Ravazzolo, docente alla Facoltà teologica del Triveneto e all’Istituto Barbarigo, oltre che delegato diocesano per la Pastorale universitaria (Il Lexicon Totius Latinitatis, genesi di un “monumento”); Gianluigi Baldo, direttore DISSGeA (Università di Padova) (Latino, lingua viva).
Le iniziative per ricordare l’illustre lessicografo e presbitero della Diocesi di Padova sono promosse dalla Diocesi di Padova (Seminario Vescovile e Centro universitario padovano) e dalla parrocchia di Campo di Alano hanno il patrocinio del Comune di Padova, Comune di Alano di Piave, Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’antichità dell’Università di Padova (DISSGeA), Istituto vescovile Barbarigo e la media partnership del settimanale diocesano La Difesa del popolo.
Note biografiche
Egidio Forcellini nacque il 26 agosto 1688 a Campo di Alano (provincia di Belluno e diocesi di Padova), dove fu battezzato il giorno dopo la nascita. Aveva altri tre fratelli (un maschio e due femmine). A 16 anni entra in Seminario a Padova, completando gli studi a tempo di record: in sei anni frequentò otto classi. Ordinato sacerdote, ebbe come primo incarico il compito di affiancare Jacopo Facciolati (1682-1769) allora Prefetto degli studi, uomo di straordinario talento. Il vescovo Giorgio II Corner assegnò quindi al Forcellini il compito di compilare il dizionario latino, su indicazione di Facciolati. Per alcuni periodi fu direttore spirituale dei chierici. Per sette anni dal 1724 al 1731 fu chiamato nel seminario di Ceneda (Vittorio Veneto) come professore di retorica e rettore dell’Istituto; il resto della sua vita, fino al 1765, per oltre 50 anni, la trascorse nel Seminario di Padova. Il primo maggio 1765 tornò nel suo paese nativo per dedicarsi all’insegnamento del catechismo e alle confessioni. Muore la sera del 5 aprile 1768. Il Lexicon Totius Latinitatis a cui dedicò la vita e vi lavorò per 40 anni, venne pubblicato postumo, per la prima volta nel 1772 (con la data del 1771) stampato dalla tipografia del Seminario: quattro volumi per un totale di 35 milioni di battute.
Il Lexicon Totius Latinitatis – IL FORCELLINI
Ai tempi del Facciolati e del Forcellini era in uso Calepinus septem linguarum (un dizionario compilato dal bergamasco Ambrogio da Calepio, stampato a Reggio Emilia nel 1502). Il Calepino aveva bisogno di un rifacimento. Nel 1718 il Forcellini si accinse, su indicazione del Facciolati, a “manipolare” il dizionario, con lo scopo di presentare le forme dei classici a chi volesse «latina intelligere et latina scribere». Quando gli era possibile, stava anche 12/15 ore al giorno al tavolo di lavoro, fra cataste di libri, senza soste.
Il 24 marzo 1753 giunse alla conclusione del suo lavoro. Il Forcellini rilesse pazientemente e corresse per intero i volumi autografi e, dal 3 dicembre 1753 al 13 novembre 1761, ne sorvegliò la copiatura, diligentemente eseguita da un impiegato della tipografia che conosceva il latino, Ludovico Violato. Sperava che i superiori decidessero la stampa del suo lessico, ma allora il Seminario era tutto un cantiere per la ricostruzione voluta dal cardinale Rezzonico. Stanco di attendere, nel 1765 si ritirò nel suo paese natale distribuendo il suo tempo tra lo studio, il lavoro manuale e l’esercizio del ministero pastorale.
CS 108/2018
Padova, 12 aprile 2018