cs 127 La Lunga notte delle Chiese… a Padova

Quest’anno anche la Diocesi di Padova aderisce al progetto con quattro chiese aperte e diverse proposte culturali, spirituali e artistiche

La Diocesi di Padova aderisce quest’anno, per la prima volta, alla Lunga notte delle Chiese, l’iniziativa approdata in Italia nel 2016 grazie all’associazione BellunoLaNotte. La Lunga notte delle Chiese – alias La notte bianca delle Chiese – che quest’anno si vivrà venerdì 7 giugno 2019, è nata a Belluno grazie all’impegno di Stefano Casagrande, che ne è il coordinatore in Italia e s’ispira alla Lange Nacht der Kirchen, esperienza che da parecchi anni si svolge in Austria e in Alto Adige, coinvolgendo centinaia di chiese contemporaneamente.

Un’occasione che permette di tenere aperti luoghi di culto di particolare interesse, favorendo visite, incontri o proponendo momenti musicali, culturali o di spiritualità.

Questa quarta edizione, a cui partecipano chiese di un’ottantina di Diocesi italiane, tra cui Padova (la mappa è disponibile sul sito www.lalunganottedellechiese.com), vede il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Cultura, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia.

E, quest’anno, per la prima volta La Lunga Notte delle Chiese accomunerà tutte le iniziative attorno a un tema ufficiale: Da quale luce mi lascio illuminare?

Luce come speranza, presenza di Dio; Luce nell’architettura dei luoghi di culto; Luce come “illuminazione” di un progetto… Su queste linee guida si muove anche Padova, aprendo quattro chiese della città e offrendo diverse opportunità, nella serata di venerdì 7 giugno. Le chiese coinvolte sono: la chiesa di San Pietro, la Cattedrale, la chiesa del Corpus Domini (Santa Lucia), la chiesa di San Gaetano.

«Parlare di luce – commenta riferendosi al tema della “notte bianca” don Roberto Ravazzolo, direttore del Centro universitario e della Pastorale dell’Università, nonché rettore della chiesa di San Gaetano – significa aprire capitoli infiniti sulla storia dell’uomo, tra filosofia, teologia, antropologia. Basti pensare che la radice indoeuropea *diu —> divus —> “dio”, significa “luce”. Di fatto, la luce è la linfa che alimenta la vita di ogni uomo, permettendo di distinguere gli oggetti, ponendoli nel contesto del nostro mondo, ma soprattutto è all’origine della nostra relazione con il divino. Non è un caso se nelle varie culture Dio, sia interpretato in termini di luce. La luce è dunque una potente metafora della presenza del divino che irrompe nella storia suscitando stupore e al tempo stesso timore. Se oggi non si parla più di luce in termini di grazia o di gloria secondo le modalità della tradizione cristiana, l’uomo contemporaneo appare però animato da una ricerca di senso che chiede ugualmente di essere illuminata dalla luce, perché la vita non cada nell’oscurità del non senso e nell’opacità dell’indifferenza narcisista. Qual è il senso della vita? Le tante luci che oggi ci circondano, spesso ci abbagliano, ci confondono e ci conducono a una vita di superficie. Ecco l’idea di una notte per ritrovare l’unica Luce che non illude, non abbaglia per toglierci la vista, ma che riverbera nella nostra vita, riscalda il nostro cuore fino a infiammarlo. Una notte per iniziare a mettere in relazione la propria esperienza del vivere con quel desiderio di luce, di verità, di bellezza, di giustizia, di felicità. Da quale luce mi lascio illuminare?».

Ecco allora la scelta di alcune proposte – gratuite e a ingresso libero – che intrecciano la storia delle chiese (con visite guidate) con la riflessione, i momenti meditativi e di spiritualità e l’arte.

Il programma di Padova si articola su quattro declinazioni della “luce”.

– La luce nascosta nella chiesa di San Pietro (in via San Pietro). Alle ore 20.45 visita alla chiesa e alla cappella laterale che custodisce il Compianto su Cristo morto, opera quattrocentesca in terracotta di cui si sta completando il restauro in queste settimane, e alle ore 21.30 performance del coro Caterina Ensemble.

Verso la luce nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, dove viene proposta sia la visita guidata alla chiesa (alle ore 20.30 e alle ore 22, prenotazione tramite www.eventbrite.it/e/biglietti-visite-guidate-al-duomo-di-padova-la-lunga-notte-delle-chiese-62767589550), che il percorso “geometrie sacre”, con un labirinto di luci per immergersi in una camminata meditativa, realizzata sul sagrato del duomo, dalle 21.30 alle 23.30, accompagnati da Sandro Pravisani (experience designer, coach) e don Giulio Osto (teologo).

– La luce nella notte nella chiesa del Corpus Domini (Santa Lucia), in via Santa Lucia già di consueto aperta sulle 24 ore per l’adorazione perpetua. Viene proposta la celebrazione eucaristica alle ore 18 e dalle 21 alle 24 una notte di adorazione con la partecipazione di un gruppo di giovani che lungo le vie e le piazze del centro inviteranno a partecipare.

– Infine la luce dall’alto nella chiesa di San Gaetano, in via Altinate per ammirare le decorazioni e particolari giochi di luce installati per l’occasione. Qui il programma è vario: alle ore 18 a testa in su, laboratorio alla scoperta dell’arte, per bambini dai 7 ai 10 anni a cura di Sphera pedagogica (prenotazione necessaria scrivendo a info@spherapedagogica.it); visite guidate alle ore 20, 21 e 23; mentre dalle ore 22 viene proposta Lume, giochi di luce sulla facciata della chiesa e dell’attiguo centro culturale e sempre alle ore 22, musica al lume di candela con il coro della Nova Symphonia Patavina. Sarà inoltre possibile la mostra: Maria terra del cielo, collettiva di pittura, scultura, fotografia e poesia a cura dell’UCAI (Unione cattolica artisti italiani).

In allegato:

– il comunicato stampa padovano

– la scheda sulle quattro chiese coinvolte

 

Padova, 5 giugno 2019

CS 127/2019