Era il 18 giugno 1949 – festa di san Gregorio Barbarigo – quando le prime suore francescane elisabettine mettevano piede a Villa Cedri, la vecchia casa padronale che ancora oggi è presente nel parco di Villa Immacolata. Le suore “aprirono” la strada all’attività di Villa Immacolata che al tempo era in costruzione, per diventare operativa nel 1950.
Per 70 ininterrotti anni la comunità delle suore terziarie francescane elisabettine ha prestato servizio (e continua tuttora) di accoglienza, preghiera, servizio e dedizione alla Casa di spiritualità diocesana. Attualmente sono tre, ma in questi sette decenni si sono avvicendate 61 sorelle.
Ora Villa Immacolata vuole festeggiare questo “anniversario” di presenza e lo fa con un momento di preghiera e di festa domenica 23 giugno, solennità del Corpus Domini. L’appuntamento è alle ore 16 nella chiesa di Villa Immacolata per la celebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale mons. Giuliano Zatti. A seguire la processione eucaristica e poi un momento di incontro, con la presentazione di un opuscolo che ne traccia la storia, attraverso testimonianze, racconti e immagini. Il pomeriggio si concluderà con un momento di festa.
«Quando penso a loro – commenta il direttore di Villa immacolata don Federico Giacomin, riferendosi alle tante suore che hanno vissuto lì – penso alla Madre. Le sento “madri”, perché la loro preghiera tonifica questa casa, perché dall’orazione nasce il loro ministero attento. Le avverto come “madre” per questa casa. Mi fa bene stare con loro, ragionare con loro, e chi entra qui avverte un’atmosfera di famiglia, di casa e si sente bene».
CS 137/2019
