cs 144 Il vescovo di Padova invita a pregare per i lavoratori gravemente feriti nell’incidente accaduto alle Acciaierie Venete

Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, profondamente colpito dal grave incidente accaduto alle Acciaierie Venete esprime vicinanza ai lavoratori feriti e invita le comunità cristiane a un momento corale di preghiera mariana domani, martedì 15 maggio, in occasione del rosario che le comunità recitano quotidianamente nel mese di maggio.

*****

«Sono profondamente colpito da quanto accaduto alle Acciaierie Venete, realtà che proprio lo scorso anno ho visitato durante gli incontri con le aziende. Esprimo il mio affetto e la preghiera ai lavoratori gravemente feriti e alle loro famiglie e vicinanza ai colleghi e all’azienda che stanno vivendo questo dramma. Invito le comunità cristiane a unirsi con me nella preghiera per loro e per quanti, purtroppo quotidianamente, incorrono in incidenti sul lavoro. Proprio nei giorni scorsi, durante la Veglia diocesana per il lavoro, abbiamo ricordato i lavoratori che dall’inizio dell’anno in Italia sono rimasti vittima di gravi incidenti sul lavoro (194) e le persone che hanno perso la vita (91). Questi registri di numeri non dovrebbero esserci, anche se sappiamo che spesso la fatalità e l’imprevisto sono in agguato. Preghiamo perché il lavoro sia per tutti sicuro, sia libero e creativo, partecipativo e solidale. Preghiamo perché la sicurezza sia sempre una priorità nelle nostre realtà lavorative, perché l’attenzione reciproca possa aiutare i lavoratori a custodire la propria incolumità, perché le aziende siano vigili. Maggio è per la Chiesa un mese di particolare devozione a Maria e nelle nostre comunità è consuetudine recitare il rosario, invito allora tutte le nostre comunità a unirsi a me durante il “rosario” in corale preghiera mariana, domani martedì 15 maggio, in particolare per ricordare questi lavoratori delle Acciaierie Venete e le loro famiglie, ma anche il mondo del lavoro nel suo insieme. Affidiamo il nostro lavoro all’intercessione di Maria».

 

CS 144/2018

Padova, 14 maggio 2018