Qualche giorno fa, prima del coprifuoco, sono andato a camminare nelle vie e nelle piazze di Padova. Tutto era fermo, la città era vuota, le attività chiuse.
Il buio silenzioso di queste sere rappresenta alcuni degli stati d’animo che ci abitano in questo tempo di pandemia.
In questo tempo di Covid, nel cuore di tanti anziani, di tante persone che hanno forti preoccupazioni per il lavoro, per la salute e che sono in difficoltà, c’è buio.
Le luci che abbelliscono “magicamente” i palazzi del centro storico a Padova, come in tante altre città d’Italia, cercano di rimediare un pochino a questo buio e a queste preoccupazioni, offrendoci immagini di bellezza e sensazioni di “normalità”. Ma non basta.
È un’altra la luce che stiamo cercando e che questo Natale ci porta, una luce più profonda, quella che illumina il senso della nostra vita, che ci riscalda anche nelle nostre sofferenze. Stiamo cercando una luce che ci sia di consolazione sicura e che ci dia speranza.
Ecco che quest’anno il Natale, al di là di quello che ci sarà concesso per le celebrazioni, sarà un Natale ancora più vero, ancora più importante, perché noi attendiamo questa luce che illumina veramente il nostro cuore, illumina la nostra mente, dà speranza e senso alla nostra vita.
Il Signore Gesù appare come luce, luce nelle tenebre. Attendiamo e accogliamo la sua venuta. Ascoltiamo la sua parola.
Vorrei augurare a tutti voi che il Signore porti, con questa celebrazione del Natale, innanzitutto una forza d’animo capace di reggere anche nelle difficoltà, una forza d’animo che nasca dalla nostra fede in lui e che ci permetta di combattere, di resistere, di mantenere la nostra strada, le nostre certezze. Una forza che ci permetta di scoprire che ci sono sempre nuovi “altri” con i quali stringere relazioni di solidarietà.
Inoltre vorrei chiedere al Signore, in questo Natale, che ci porti serenità in mezzo a tante difficoltà; la serenità è il dono per chi si sa nelle mani del Signore comunque, anche nei momenti difficili, anche nel momento della morte. Anche lo sguardo sereno e il sorriso sono un dono per le persone che sono in angoscia.
Infine vorrei che il Signore ci aiutasse a percepire che la nostra vita non può fermarsi nell’orizzonte limitato di questo tempo.
Noi abbiamo una speranza più grande, noi speriamo in quelle strade che il Signore ci ha aperto, in quella luce che il Signore ci ha offerto per illuminare il nostro cammino.
A tutti auguro “buon Natale” all’insegna di questo dono che accogliamo e che ci porta forza interiore, serenità nell’animo e una speranza che sa guardare lontano, che sa guardare oltre le difficoltà, la sofferenza, le fatiche che stiamo vivendo.
Buon Natale a tutti, il Signore vi porti la sua luce!
+ Claudio Cipolla, vescovo
cs 172/2020
Padova, 22 dicembre 2020