Appuntamento domenica 27 gennaio con Fatti di pace, la marcia per la pace diocesana, organizzata dalla Diocesi di Padova e dalle aggregazioni e associazioni laicali: Azione cattolica, Acli, Agesci, Noi Associazione, Csi, Comunità di Sant’Egidio, Associazione Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari, Ordine francescano secolare. E con il patrocinio del Comune di Padova.
Anche quest’anno sarà un’intera domenica dedicata alla pace, con occasioni di incontro e approfondimento la mattina e la marcia nel primo pomeriggio. Il tutto in un quartiere di Padova – l’Arcella – che rappresenta una zona particolarmente significativa della città: luogo di incrocio di culture ed esperienze, luogo di convivenze e di fatiche, luogo che rappresenta un laboratorio del futuro della città, dove centro e periferia si intrecciano. La marcia si svilupperà lungo un tragitto che permetterà di cogliere “fatti”, ossia esperienze di pace, ricordando però che siamo anche “fatti” per la pace. Un gioco di parole che invita a osservare gli esempi di bene e di impegno per il bene comune, per l’emancipazione dalla povertà, l’evidenza di iniziative che rappresentano germogli di bene, proprio là dove le dinamiche possono essere più complesse.
Un’occasione per immergersi nella concretezza di esperienze di pace come recita il titolo della giornata/marcia “Fatti di pace” che si coniuga con il tema scelto da papa Francesco per il messaggio della giornata della pace 2019 del 1° gennaio: La buona politica è al servizio della pace.
«Arcella è spesso sinonimo di “periferia” quindi abbiamo scelto di vedere la pace da questa prospettiva: decentrandoci» spiega sr Francesca Fiorese, direttrice dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, che ha coordinato le varie realtà coinvolte nella progettazione della giornata: parrocchie, associazioni, aggregazioni laicali, movimenti, ma anche esperienze concrete del territorio.
E prosegue: «Sono vere in Arcella le parole di papa Francesco che definisce “la politica, dimensione essenziale della convivenza civile”. Molti arcellani sperimentano che, come dice papa Francesco “lavorare tutti insieme per il bene comune è la base del buon governo della città, che la rende bella, sana e accogliente, crocevia di iniziative e motore di uno sviluppo sostenibile e integrale”».
La giornata inizia la mattina con la proposta di due laboratori/seminari.
Dalle 10 alle 12.30, in sala Valentini-Terrani del centro parrocchiale dell’Arcella, l’Ordine Francescano Secolare propone l’incontro dal titolo Incontro o scontro? San Francesco e la pace. La diversità nella semplicità di un Santo “uomo”, che vede relatori Daniele Sbardellini e Alessandro Vitulo, rispettivamente delle fraternità del Santo e dell’Arcella dell’Ordine Francescano Secolare.
Sarà l’occasione per approfondire i punti di riferimento francescani per riuscire a vivere in una realtà sociale complessa.
Alla stessa ora (10-12.30) ma nel patronato della parrocchia del Buon Pastore, la Comunità di Sant’Egidio propone il laboratorio Giovani per la pace: cambiare il mondo a partire dai poveri. Un’occasione per dar voce alle testimonianze di giovani liceali e universitari impegnati durante l’anno nel servizio ai più poveri, in particolare ai bambini delle periferie, agli anziani soli, ai senza fissa dimora, ai richiedenti asilo.
Poi per tutti l’appuntamento è alle ore 14 nel piazzale della Stazione da dove partirà il corteo di pace che attraverserà le vie dell’Arcella. La partenza della marcia sarà anticipata da: un momento di musica con il Gruppo Rinascita, formato da richiedenti protezione internazionale, coordinato da padre Lorenzo Snider; danze dal mondo; i saluti delle istituzioni (per il Comune di Padova l’assessore Francesca Benciolini e don Daniele Marangon, vicario foraneo per il vicariato dell’Arcella); e la presentazione di alcune testimonianze. Poi l’avvio del corteo, a cui parteciperà il vescovo Claudio, che farà alcune tappe intermedie per cogliere alcuni dei Fatti di pace del quartiere Arcella.
«Ascolteremo testimonianze di realtà che operano nel quartiere: la Scuola della pace della Comunità Sant’Egidio con i doposcuola che educano i bambini alla convivenza pacifica, l’associazione Amici dei Popoli sul lavoro di integrazione delle signore straniere, il presidio di Libera “Matteo Toffanin” degli studenti del Valle e il Centro diurno la Bussola che accoglie persone senza fissa dimora – spiega sr Francesca Fiorese – Avremo danze colorate e musiche dai ritmi del mondo. Percorreremo strade in cui varie associazioni e singole persone si adoperano perché siano luoghi di incontro, di cultura, di sostegno, di festa, di pace».
E infine si arriverà allo Stadio Colbachini dove la marcia per la pace si concluderà con la testimonianza delle società sportive, la lettura e la firma del messaggio di pace. Terminata la marcia, alle ore 17, il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, presiederà la santa messa nella chiesa di San Carlo.
Padova, 25 gennaio 2019
CS 18/2019