cs 204 Cambi in città… verso una pastorale diffusa e in rete nel cento storico

Ponte di Brenta, Cristo Risorto (Mortise), Torresino, Madonna Pellegrina e unità pastorale della Cattedrale

Nelle prossime domeniche di ottobre alcune comunità parrocchiali della città di Padova vivranno alcuni “cambi di parroco”, come previsto dalle “nomine” ufficializzate tra giugno e luglio. Altre, sono di questi ultimi giorni. Sono passaggi importanti e delicati per le comunità parrocchiali e per i sacerdoti coinvolti, che vanno accompagnati con affetto e letti nella progettualità di una Chiesa che cammina insieme. Sono passaggi orientati ad attivare quei dinamismi e sollecitudini pastorali utili a ridisegnare i volti delle parrocchie nell’orizzonte dell’evangelizzazione, in un mondo in continuo e veloce cambiamento, e in linea con l’attenzione alla parrocchia, centro vitale di una comunità cristiana, su cui la Diocesi ha aperto un’ampia e articolata riflessione che accompagnerà anche il cammino pastorale dei prossimi anni. Ogni cambio incrocia esperienze e tradizioni, freschezze e novità, timori e speranze, gratitudini e attese.

Così la parrocchia di Ponte di Brenta saluterà domenica 23 settembre, in tutte le messe, don Renzo Rizzato, per 19 anni parroco nella comunità di San Marco, che si ritira dal servizio per raggiunti limiti di età. A succedergli è stato chiamato don Matteo Ragazzo, classe 1966, che farà il suo ingresso domenica 7 ottobre alle ore 16. Don Matteo, dopo essere stato parroco a Ca’ Onorai e a Bertipaglia ha collaborato per alcuni anni alla pastorale nelle comunità di Sant’Eufemia e San Leonardo di Borgoricco.

A Cristo Risorto di Mortise, domenica 21 ottobre, arriverà da Ospedaletto Euganeo don Federico Camporese, 55 anni, che prende il testimone da don Alessio Bertesso, nuovo pastore della parrocchia di San Lorenzo ad Abano, dove farà il suo ingresso domenica 23 settembre.

In centro storico, la comunità del Torresino saluterà invece don Luca Fanton (destinato a Ospedaletto Euganeo) domenica 21 ottobre, e la domenica successiva (28 ottobre) accoglierà don Ulisse Zaggia che, per poter adempiere con cura il suo ministero di parroco e il suo servizio di cappellano della Polizia di Stato di Padova, ha chiesto di poter guidare una parrocchia più piccola rispetto a quella della Madonna Pellegrina che gli era stata affidata lo scorso anno.

L’ultimo passaggio è stato ufficializzato in questi giorni, con la comunicazione ai relativi consigli pastorali parrocchiali: alla Madonna Pellegrina andrà l’attuale arciprete della Cattedrale e parroco moderatore dell’Unità pastorale della Cattedrale (comprendente le parrocchie di Cattedrale, San Benedetto, Santa Maria dei Servi, San Nicolò, Sant’Andrea, San Tomaso), mons. Umberto Sordo.

Originario di Padova, 54 anni, don Umberto ha alle spalle una ricca esperienza parrocchiale che lo ha visto “pioniere” nell’avvio dell’esperienza delle unità pastorali: dopo essere stato otto anni a Lozzo Atestino, prima come vicario parrocchiale (1997-1999) e poi come arciprete (1999-2005), è stato co-parroco dell’unità pastorale di Cona-Cantarana-Monsole-Pegolotte per otto anni, dal 2005 al 2014, e successivamente a Padova dal 2014 arciprete della Cattedrale a parroco moderatore dell’unità pastorale della Cattedrale. A succedere a mons. Sordo arriva il coetaneo don Maurizio Brasson, classe 1964, dal 2007 arciprete di Pernumia e precedentemente (2000-2007) di Arquà Petrarca, ma con esperienze di vicario parrocchiale (cappellano) a Padova (Guizza e Camin) oltre che a Este-Grazie.

Un passaggio importante, quest’ultimo, che accende i riflettori sull’avvio di un ripensamento complessivo della pastorale del Centro storico di Padova, sulla base di un’esperienza maturata in quattro anni di unità pastorale che ha avviato sinergie e messo le fondamenta per una pastorale sempre più diffusa e in rete.

 

CS 204/2018

Padova, 20 settembre 2018

 

 

 

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