cs 275 Nasce il Centro Studi e Ricerca “Filippo Franceschi”, polo culturale della Diocesi di Padova

E si “festeggiano” i primi 30 anni della Fondazione Lanza con due eventi dedicati al tema "Abitare l'etica. Dare forma alla vita"

Tra i numerosi e significativi anniversari di questo 2018 per la Chiesa di Padova ci sono il trentennale della morte di mons. Filippo Franceschi (30 dicembre 1988), che fu arcivescovo-vescovo di Padova dal 1982 al 1988, e i 30 anni di vita e di attività della Fondazione Lanza, nata per volontà dello stesso vescovo Franceschi. La Fondazione nacque con il preciso scopo di essere uno strumento di aiuto e di sostegno al servizio della realtà sociale, nella ricerca comune «dei cardini etici e di una gerarchia di valori che possono essere riconosciuti come necessari referenti nella condotta privata e pubblica, garantendo sia la tutela della vita e della dignità di ogni uomo, sia la libertà e la giustizia del vivere sociale».

Questi anniversari si incrociano con la realizzazione di un vero e proprio “polo culturale” della Diocesi di Padova che prende il nome di “Centro studi e ricerca Filippo Franceschi”, realizzato in un’ala dell’Istituto Barbarigo dove ora si trovano riunite tre fondazioni che fanno capo alla Diocesi di Padova (Fondazione Lanza, Fondazione Achille Grandi-Centro Toniolo, Fondazione Girolamo Bortignon per l’educazione e la scuola) e la Fondazione Emanuela Zancan onlus. Un “centro di centri” di cultura, riflessione, studio che si concentra, attorno e nel complesso, “Seminario-Facoltà teologica del Triveneto-Istituto Barbarigo” e rappresenta un ulteriore tassello nell’impegno della Diocesi di Padova sul fronte culturale. Il Centro universitario con le sue molteplici attività, il Collegio Gregorianum per cui è in atto una consistente ristrutturazione nell’ottica di raggiungere il riconoscimento del Miur, e le numerose proposte messe in campo dalla Pastorale dell’Università e dalla Pastorale della Cultura, in sinergia con altre realtà culturali e universitarie, completano un impegno a 360 gradi della Chiesa di Padova per essere sempre in dialogo aperto con il mondo, nel confronto dei saperi, investendo in realtà che generano pensiero e cultura.

La scelta di far coabitare tante esperienze in un’unica struttura, adeguatamente rinnovata, permetterà inoltre di valorizzare le attività delle diverse realtà che, vivendo i medesimi spazi, potranno condividere anche alcuni servizi, come per esempio un’unica biblioteca capace di offrire adeguati luoghi di consultazione per studiosi e ricercatori e studenti. Al contempo tale progetto va nell’ordine della sobrietà e della ricerca della piena sostenibilità, rendendo attuabile il desiderio di ottimizzare le risorse e ridurre le spese di gestione.

L’inaugurazione ufficiale del polo culturale con la benedizione del vescovo Claudio Cipolla si terrà giovedì 29 novembre a conclusione del primo di due eventi che celebrano i 30 anni della Fondazione Lanza.

Impegnata sin dal 1988 a coniugare l’etica in ogni ambito di vita, in particolare rispetto ai mondi della salute e della medicina, della cura dell’ambiente, dell’economia, della formazione e dell’educazione, delle professioni: «La Fondazione Lanza – come scriveva il vescovo Filippo Franceschi, nel 1988, presentando il progetto culturale sotteso alla sua istituzione – intende tener sempre presenti nella propria ricerca […] gli interrogativi e le domande che emergono dal contesto culturale e dalla coscienza degli uomini che vivono nel nostro tempo».

Anello di congiunzione e di dialogo: questo è stata e vuole continuare a essere la Fondazione (Centro Studi in etica applicata), ossia un luogo e uno spazio orientato a favorire incontro e confronto, attraverso un dialogo aperto, intelligente e trasformativo, tra il mondo ecclesiale e quello civile, per contribuire a orientare l’agire dei singoli e della collettività, in ogni ambito di vita, in una rinnovata convivenza civile, con un’apertura e una rilevanza internazionale.

I due appuntamenti che celebrano il trentennale della Fondazione Lanza in programma (dettaglio in allegato) – il dialogo sul tema Abitare l’etica per dare forma alla vita, alle relazioni, alle professioni, giovedì 29 novembre (ore 17-19.30), ospiti mons. Luca Bressan (vicario episcopale per la cultura, la carità, la missione e l’azione sociale della Diocesi di Milano) e il sociologo Ulderico Bernardi, e il convegno di studio Abitare l’etica, per trasformare la vita civile sabato 1 dicembre (ore 9-17.30) – cercheranno di recuperare il percorso finora compiuto dalla Fondazione Lanza e individuare nuove linee di indirizzo per la ricerca dei prossimi anni, sondando modalità e possibilità per “trasformare” lo spazio comune della polis ponendo interrogativi urgenti a cui tentare di dare risposte: abitare l’etica o farci abitare dall’etica nei vari contesti di vita? Quali sono le nuove sfide etiche del tempo presente? Innovazione, ricerca, tecnologia e giustizia come si conciliano in ambito bioetico e biomedico? Quali questioni ci aprono le grandi problematiche ambientali rispetto alla nostra capacità di cura della “casa comune”? Il mondo delle professioni come viene interpellato dall’etica? Quali professioni sfuggono a questa esigenza? Quali sono i valori di fondo che poniamo nel nostro agire come singoli individui, come comunità professionali, come comunità civili?…

I due appuntamenti “Abitare l’etica” che saranno introdotti dalla performance “dare forma alla vita” con la regia di Laura Pulin (Spaziodanza – Padova), hanno il patrocinio di: Regione del Veneto, Provincia di Padova, Comune di Padova, Università di Padova, Ordine dei Giornalisti del Veneto, Camera Commercio PD, Azienda Ospedaliera PD, ULSS6 Euganea, Ucid, Pontificio Consiglio per la Cultura, Diocesi di Padova, Facoltà Teologica del Triveneto.

Media partner sono: Avvenire, La Difesa del popolo, Aggiornamenti Sociali, Il Regno, Etica per le professioni, Proget edizioni.

 

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Padova, 23 novembre 2018

CS 275/2018

 

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