CS 43/22 Festival Biblico a Padova

“e vidi un nuovo cielo e una nuova terra” (Ap 21,1)

“e vidi un nuovo cielo e una nuova terra” (Ap 21,1) è il titolo della 18a edizione del Festival Biblico- promosso da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo, e al quale, da dieci anni aderisce anche la Diocesi di Padova. Una manifestazione a carattere regionale che oltre a Vicenza e Padova vede coinvolte anche le Diocesi di Verona, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto e Treviso e fuori regione, la diocesi di Alba.

Protagonista di questa edizione è il libro dell’Apocalisse – un testo complesso, simbolico, ricco di possibilità di riflessione – che sarà avvicinato con diverse modalità e linguaggi, com’è tradizione per il Festival Biblico, anche per approfondire alcune questioni che segnano il nostro tempo e leggerne la sua valenza profetica e di speranza. Le domande sul tavolo sono numerose: quale può essere un nuovo senso del presente e del futuro? Stiamo già abitando il tempo nuovo? Come assumere il “mistero” in quanto parte integrante della vita umana che sfugge a ogni categorizzazione? Come interpretare la tensione costante tra bene e male? La vittoria dell’Agnello: la mitezza può davvero avere la meglio sulla forza, l’arroganza, le ideologie?

Argomenti che vengono affrontati attraverso quattro prospettive: biblico-esegetica, con gli appuntamenti di approfondimento sul testo di Apocalisse; antropologica-filosofica, per riflettere sul senso e le dimensioni del tempo; geopolitica, che si concentra sull’oggi e sull’invito di Apocalisse a leggere e vivere ogni tempo presente; linguistica e del pensiero critico, entrambe strettamente connesse a concetti chiave del nostro vivere, come libertà, scelta, coerenza e responsabilità.

Il programma e il percorso del Festival Biblico per la Diocesi di Padova vede alcuni appuntamenti in provincia concentrati nei giorni 5-8 maggio e una proposta più articolata in città, dal 27 al 29 maggio.

Per quanto riguarda la provincia, alle sedi “consolidate” delle ultime edizioni – Monselice, Fiesso d’Artico e Candiana – si aggiunge, tra le novità di quest’anno, Piove di Sacco.

In tutto nove appuntamenti che spaziano tra musica e spettacolo (con Le visioni – ciò che gli occhi non vedono: spettacolo di musica e danza proposto da Ensemble Machiavelli, Seesaw Project in collaborazione con la Fucina Machiavelli, proposto giovedì 5 alle ore 21 a Villa Madonnina di Fiesso d’Artico e domenica 8 maggio alle 21 al Duomo di Candiana); “dialoghi” dedicati e con i più giovani due appuntamenti in programma a Monselice: venerdì 6 maggio alle ore 21 al Cinema Corallo (Ragazzi alla ricerca di «…un nuovo cielo e una nuova terra». Quale ruolo degli adolescenti nel costruire la società presente e futura?) con il pedagogista Daniele Novara e il docente Michele Visentin; e sabato 7 maggio alle ore 11 all’Auditorium Kennedy «Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita» (Ap 2,7) Una storia di rinascita, di comprensione e di ritrovamento di se stessi, che vede protagonista la scrittrice Maria Segato (evento riservato agli studenti delle scuole medie del comune di Monselice); incontri di taglio più biblico: sabato 7 maggio, alle ore 21 al cinema Corallo di Monselice i biblisti suor Elena Bosetti, don Andrea Albertin e il cantautore Martino Beaupain, si confronteranno sul tema «Asciugherà ogni lacrima dai loro occhi» (Ap 7,17) Alla scoperta di temi, immagini e simboli del libro dell’Apocalisse; mentre a Piove di Sacco sabato 7 maggio, alle ore 21 in Duomo si parlerà di Cieli nuovi e terra nuova. Paradiso da rimpiangere o da riscrivere? L’Apocalisse e gli occhi della Laudato Si’, con il filosofo fra Ricardo Perez e domenica 8 maggio alle ore 16 nel duomo di Candiana, il teologo e storico della Chiesa Marko Medved dialogherà con monsignor Mate Uzinic, arcivescovo di Rijeka-Fiume sul tema Tra terra e cielo: l’umanità? Ecumenismo in aree segnate dalla guerra: l’esperienza di un vescovo dalla Croazia; mentre a Villa Madonnina di Fiesso d’Artico il teologo don Roberto Tagliaferri affronterà, sempre domenica 8 maggio alle ore 18.30, il tema Dies septimus nos ipsi erimus. La grande tribolazione per la rinascita.

Non mancherà infine il linguaggio artistico con la visita accompagnata dalla comunità FARO al Duomo di Candiana domenica 8 maggio alle ore 17, dal titolo Tra cielo e terra: l’infinito.

Per quanto riguarda il programma in città di Padova, invece, si deve andare al fine settimana 27-29 maggio con 14 appuntamenti che sono stati organizzati “dall’alba al tramonto” per dare la possibilità ai partecipanti di poter seguire anche tutti gli appuntamenti del Festival, senza incorrere in orari coincidenti. Ecco che ogni giornata inizierà con una “meditazione”. Venerdì 27 maggio sarà di buon mattino, alle ore 7, con una riflessione itinerante guidata da don Massimo De Franceschi (Di piazza in piazza meditando); sabato 28 maggio sarà alle ore 9 nella chiesa di San Francesco con il filosofo e poeta Alessandro Pertosa (Tornare all’Apocalisse, dove l’estremo si rivela); mentre domenica 29 maggio, sarà sempre alle ore 9 in Battistero della Cattedrale con il vescovo di Padova mons. Claudio Cipolla (Non avranno più fame, né avranno più sete Ap 7,16-17).

Le giornate poi proseguiranno con appuntamenti biblici e dialoghi o momenti musicali. In particolare venerdì 27 maggio, alle ore 16.30, in Facoltà teologica del Triveneto, il biblista don Andrea Albertin e il direttore del Museo diocesano di Padova Andrea Nante, dialogheranno sul tema Una comunità guarita per edificare la speranza. Le sette lettere dell’Apocalisse nel Libro e nell’arte. Mentre alle ore 20, l’appuntamento è in Battistero con una serata dal titolo Sguardi oltre – Visita multisensoriale nell’Urbs Picta del Battistero di Giusto de’ Menabuoi, con la partecipazione di un gruppo di giovani ipovedenti della Pastorale giovanile senza barriere. Sempre in serata, alle ore 21, sarà la biblista Antonietta Potente, nella cornice della Sala del Capitolo della Basilica del Carmine, a concludere la prima giornata padovana del Festival, con l’incontro Apocalisse: complicità tra giorno e notte. Lettura sapienziale e simbolica.

La giornata di sabato 28 maggio prevede, dopo la meditazione, nella sala Giotto della multisala MPX, alle ore 10, un’occasione per vedere da vicino le Visioni dei tempi ultimi, così come sono rappresentante negli affreschi del Battistero di Padova e in relazione al linguaggio cinematografico contemporaneo. Appuntamento con la partecipazione della teologa Nadia Munari e del filosofo Umberto Curi. Il percorso prosegue alle ore 16 nella sala della Carità con Quale speranza di nuovo cielo e nuova terra? Migranti, profeti di speranza, e la partecipazione di Monica Mazzucato della Comunità di Sant’Egidio, padre Alberto Remondini Sj direttore dell’Antonianum di Padova e don Gianromano Gnesotto della Pastorale Migrantes; alle ore 18 nella chiesa di San Gaetano saranno la storica del cristianesimo Chiara Valeri e la biblista Benedetta Rossi, a riflettere sul tema Volti di donne. Tra profezia e apocalittica. La giornata si concluderà in musica alle ore 21 nella chiesa di San Francesco con I cieli immensi narrano profezie di salvezza. I salmi di Benedetto Marcello e di altri autori del Barocco italiano, appuntamento che vede la partecipazione di Ensemble vocale e strumentale Aurea Aetas diretto da Chiara De Zuani.

Il Festival biblico a Padova si concluderà domenica 29 maggio, con quattro appuntamenti che seguono la meditazione del vescovo Cipolla. Due si terranno in due comuni della prima cintura urbana: alle ore 10 a Villa Pacchierotti De Benedetti, il demografo Gianpiero Dalla Zuanna, il sociologo Stefano Allievi e la teologa Isabella Tiveron parleranno di Democrazia e sviluppo: tra tempi apocalittici e apertura a tempi nuovi. Intrecci di socialità, contesti e geografie umane. Mentre alle ore 16, nel teatro dell’Opera della Provvidenza di Sarmeola di Rubano verrà proposto Da Babele alla Città celeste che vede la partecipazione di Teatrocarcere, della biblista Lidia Maggi e di don Roberto Ravazzolo, direttore generale dell’OPSA. Mentre gli appuntamenti in città sono: alle ore 18, nel chiostro grande della Basilica di Santa Giustina, con il biblista Giuseppe Casarin sul tema Apocalisse: rivelazione della meraviglia di fronte al mondo. Testo e contesto e alle ore 21, nella chiesa di San Gaetano con Le visioni. Ciò che gli occhi non vedono: spettacolo di musica e danza, con Ensemble Machiavelli, Seesaw Project.

Il Festival Biblico a Padova e nel territorio diocesano è reso possibile grazie al sostegno economico e logistico di Diocesi di Padova, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Comune di Padova, Comune di Limena, Comune di Candiana, Comune di Monselice, Noi Associazione e vede il patrocinio dei Comuni di Padova, Candiana, Monselice, Piove di Sacco, Limena.

Tutte le info su: www.festivalbiblico.it

Per la partecipazione ai singoli eventi la prenotazione è consigliata.

 

cs 43/2022

Padova, 29 aprile 2022

 

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