cs 51/20 La carità non si ferma

LA CARITÀ NON SI FERMA

L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e le conseguenti restrizioni necessarie ad arginare il contagio vedono Caritas diocesana, Centri di ascolto vicariali e Caritas parrocchiali impegnate per non far mancare aiuto e sostegno alle fasce di popolazioni più deboli e disagiate, perché la carità non si ferma.

«Questo tempo – sottolinea il vescovo Claudio Cipolla ci sta costringendo a pensare a ciò che è essenziale per la Chiesa. La preghiera, che tanti ci chiedono, e che sta prendendo forme diverse. E la carità: i bisogni emergono, vecchi e nuovi, e in forme anche diverse. La nostra Diocesi, e soprattutto le nostre singole comunità cristiane stanno lavorando per mantenere il collegamento con i più poveri, e non far venir meno il sostegno anche in questo tempo. È la forza delle relazioni fraterne, che sono il cuore della vita cristiana».

«Stiamo vivendo un momento molto difficile – sottolinea don Luca Facco, direttore di Caritas Padova precisando il lavoro che sta facendo e coordinando Caritas diocesana – e ogni realtà e ogni servizio si sta riorganizzando per garantire il più possibile l’aiuto ai più bisognosi, tenendo presente le disposizioni vigenti per tutelare al massimo operatori, volontari e beneficiari. Non è sempre facile o immediato trovare le soluzioni più idonee, immediate e al passo con le nuove esigenze che si presentano man mano che cambia lo scenario. Ma Caritas diocesana con i suoi servizi e operatori, le Caritas parrocchiali e i Centri di ascolto vicarialicon i loro volontari si stanno dando da fare. In questo momento è fondamentale alimentare lo spirito collaborativo, la rete fra i diversi servizi (come stiamo facendo con il progetto “Padova noi ci siamo” che ci vede al fianco del Comune e del Centro Servizi per il volontariato di Padova), e una corretta informazione affinché le persone sappiano che servizi sono disponibili, quando e con che modalità, ma siano anche rassicurate e confortate nelle loro paure, nel disorientamento e nel disagio ulteriore di questo tempo».

Ecco allora di seguito il “punto” sui servizi Caritas oggi.

A livello diocesano:

  • La Caritas diocesana (all’interno del progetto Padova noi ci siamo) sta finanziando l’accoglienza di 54 persone senza dimora in un alloggio privato adeguato. Le persone da domani, sabato 28 marzo, saranno accolte a partire dalle ore 16 del pomeriggio fino alle ore 11 del mattino successivo. Per il pranzo gli ospiti si rivolgono alle Cucine economiche popolari (aperte dalle 11.30 alle 13.30) che consegnano anche il cestino per il pasto serale.
  • Le Cucine economiche popolari, oltre a garantire il pranzo (contingentando gli ingressi e distanziando i posti in sala) e il cestino-cena, al mattino mantengono il servizio docce dalle 8 alle 10. Inoltre rimangono aperte anche la domenica (sette giorni su sette) con la distribuzione dei cestini, in quanto sono sospesi i pranzi domenicali nelle parrocchie.
  • Il Centro di ascolto diocesano (via Bonporti) ora è “aperto” telefonicamente e sta continuando a supportare situazioni di persone in difficoltà, offrendo ascolto, consigli, e accompagnamento.
  • Rimane inoltre constante il contatto tra Caritas diocesana e Servizi sociali del Comune di Padova per intercettare le persone che attualmente vivono in strada e chiedono un’accoglienza in questo momento così difficile.
  • Altrettanto stretto è il contatto tra Caritas diocesana, Comunità di Sant’Egidio, Croce Rossa e tutte le realtà associative e le cooperative che si occupano di persone senza dimora o in situazione di grave marginalità.
  • La segreteria della Caritas diocesana è aperta telefonicamente dal lunedì al venerdì ore 9.30-13 tel. 049-8771722, info@caritaspadova.it

A livello parrocchiale.

  • Le Caritas parrocchiali – che sono state invitate a rimanere in contatto con i servizi sociali territoriali e gli altri enti presenti nel territorio per evitare sovrapposizioni e per non correre il rischio di trascurare qualcuno – continuano, con le opportune attenzioni, nel servizio di consegna delle borse spesa gratuite alle famiglie con vulnerabilità e impossibilitate a pagarsi la spesa.
  • I Centri di ascolto vicariali sono attivi telefonicamente e mantengono i contatti con i beneficiari per far sentire vicinanza e sostegno.
  • Le Caritas parrocchiali e i Centro di ascolto vicariali stanno aiutando, con aiuti alimentari, anche diverse famiglie che prima dell’emergenza coronavirus si mantenevano con spettacoli viaggianti.

 

Continua la sensibilizzazione della campagna #ciaocomestai? #ChiAmachiama, che invita a farsi vicini a persone anziane, sole, ma anche parenti e amici, con una telefonata per un momento di dialogo, di sostegno e anche per alleggerire la fatica emotiva e psicologica che questo tempo comporta.

CS 51/2020

Padova, 27 marzo 2020

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