Luigi Sartori, testimone di dialogo. È questo il tema della conferenza che si terrà domani, mercoledì 5 aprile, dalle ore 18.15 alle ore 19.30, nella Sala del Redentore di corso Vittorio Emanuele 178, a Padova. La conferenza, che vede la relazione di mons. Sandro Panizzolo, attuale arciprete di Monselice, già successore di Sartori nella cattedra di Ecclesiologia di Padova, si inserisce nel ciclo di appuntamenti promossi dal Gruppo ecumenico di Ricerca dell’Ufficio diocesano di Pastorale dell’Ecumenismo e del Dialogo, ma rappresenta il primo importante appuntamento delle iniziative per celebrare il decimo anniversario della morte (2 maggio 2007- 2 maggio 2017) di mons. Luigi Sartori, teologo, ecumenista, noto anche a livello internazionale, grande e appassionato divulgatore del concilio Vaticano II.
Un calendario di iniziative che inizia mercoledì 5 aprile e prosegue fino al 6 agosto con appuntamenti di diverso tipo – conferenze, tavole rotonde, atto accademico, celebrazioni eucaristiche, appuntamenti musicali – proprio per coniugare i diversi tratti distintivi di mons. Sartori. Il programma è organizzato e promosso da Diocesi di Padova – l’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo, Facoltà teologica del Triveneto e parrocchia di Roana (VI), terra di origine di Sartori, in collaborazione con l’Associazione teologica italiana e l’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino di Venezia.
Dopo la prima conferenza che tratteggerà una delle caratteristiche salienti di mons. Sartori – l’essere uomo e testimone di dialogo – gli appuntamenti proseguono con le celebrazioni eucaristiche in programma il 2 maggio (giorno della sua morte) a Padova (ore 18.30 nella chiesa del Seminario Maggiore a Padova) e a Roana (ore 20.30 nella parrocchiale di Santa Giustina). Quindi giovedì 8 giugno (ore 16-18.30) la Facoltà teologica del Triveneto dedicherà un atto accademico a mons. Sartori, con la presentazione del volume di Antonio Ricupero dal titolo La fede lievito della storia. Il senso dell’itinerario teologico di Luigi Sartori.
A seguire, il SAE – Segretariato per le attività ecumeniche, all’interno della 54a sessione di formazione ecumenica SAE, proporrà martedì 25 luglio, ad Assisi, nella Domus Pacis, alle ore 21, una tavola rotonda sul tema Allargare gli orizzonti. L’ecumenismo di Luigi Sartori.
Gli ultimi appuntamenti si terranno nella sua terra natale in agosto: mercoledì 2 agosto, alle ore 20.45 nella parrocchiale di Santa Giustina a Roana (Vi) verrà proposta un’elevazione musicale accompagnata dalla lettura di testi di Sartori; mentre venerdì 4 agosto, alle ore 20.45 nella sala parrocchiale Joseph Ratzinger di Roana ci sarà la conferenza di Antonio Ricupero La fede lievito nella storia. Infine domenica 6 agosto, alle ore 10.30, chiuderà le iniziative del decennale la celebrazione eucaristica nella parrocchiale di Roana (Vi).
Profilo
Nato a Roana (Altopiano di Asiago), diocesi di Padova e provincia di Vicenza il 1° gennaio 1924, mons. Luigi Sartori è morto il 2 maggio 2007.
Rimasto orfano in giovanissima età entra nel Seminario di Padova e viene ordinato prete il 15 settembre 1946. Nel 1948 consegue la licenza in filosofia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e nel 1952 il dottorato in teologia con una tesi su “Blondel e il cristianesimo”. Dopo gli studi romani rientra in Diocesi per dedicarsi all’insegnamento filosofico e teologico in Seminario vescovile. Nel 1954 il vescovo Bortignon gli affida la segreteria della nascente rivista Studia Patavina, creata con l’obiettivo di essere un ponte di dialogo e di incontro tra i due Studia della città, l’Università e il Seminario (ora è la rivista scientifica della Facoltà Teologica del Triveneto).
Nel 1964 don Luigi Sartori è chiamato come “perito” della Conferenza episcopale italiana nelle ultime due sessioni del Concilio Vaticano II (1962-1065); ed è proprio Sartori a “tradurre” i lavori del Concilio ai giornalisti riuniti in sala stampa. Del Concilio apprezza i documenti e il metodo di lavoro che vedeva l’impegno comune di pastori, teologi e storici. Anche da qui nasce la sua sensibilità a una teologia attenta alla pastorale e a un’ecclesiologia ecumenica.
Dopo quest’esperienza accetta l’insegnamento alla Facoltà teologica interregionale dell’Italia settentrionale di Milano, rimanendo titolare di ecclesiologia, escatologia, ecumenismo nel Seminario di Padova.
Nel 1969 viene eletto presidente dell’ATI, l’Associazione Teologica Italiana di cui è stato anche socio fondatore, ed era rimasto presidente emerito.
Come esperto in teologia ecumenica dal 1969 al 1980 è stato consultore del Segretariato romano per l’Unità dei cristiani (ora Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani); dal 1972 al 1988 membro di “Fede e costituzione” del Consiglio Mondiale delle Chiese di Ginevra, e dal 1967 al 1995 è stato consulente teologico nazionale per la parte cattolica del SAE (Segretariato attività ecumeniche) di Roma.
Ha scritto abitualmente per numerose riviste, periodici e quotidiani: Concilium, Credereoggi, Humanitas, Presenza Pastorale, Via Verità e Vita, Vita e Pensiero, Il Regno, Famiglia cristiana, Messaggero di Sant’Antonio, Avvenire, Il Giorno.
Come docente ha collaborato con l’Istituto di Liturgia pastorale di Santa Giustina in Padova, con l’Istituto di scienze religiose in Trento, con l’Istituto superiore di scienze religiose dell’Università di Urbino (1970-1990) e l’Istituto di studi ecumenici San Bernardino di Verona prima e di Venezia poi.
La sua impronta si ritrova anche in ambito catechistico e in particolare nella prima stesura dei catechismi nazionali, particolarmente nel catechismo degli adulti Signore, da chi andremo?
Amplissima la bibliografia che porta la firma di mons. Luigi Sartori, il cui genere preferito era l’articolo per riviste, mentre tra i libri si ricordano: Blondel e il cristianesimo, Gregoriana Padova, 1953; Teologia della storia, Gregoriana, Padova 1956; È Dio il regista della storia?, Nuova Accademia, Milano 1961; Teologia nel quotidiano, Borla 1977; Teologia ecumenica. Saggi, Gregoriana, Padova 1987; Per una teologia in Italia, scritti scelti, 3 voll. Edizioni Messaggero, Padova 1997 (a cura di Ermanno Roberto Tura); Il dito che annuncia il cielo. Una spiritualità della speranza, Gregoriana, Padova 2006; Una mentalità ecumenica. Luigi Sartori a colloquio con Giampietro Ziviani, Ancora, 2006.
I suoi scritti toccano il rapporto fede e cultura, il tema dell’evangelizzazione, il cammino ecumenico, l’ecclesiologia, la riflessione sul magistero, il pluralismo teologico e culturale nella chiesa, la cristologia, il mistero di Dio e dell’uomo.
Tre i grandi ideali che hanno illuminato il suo percorso: la spiritualità, la storicità, l’ecumenismo. Mons. Sartori è ricordato per la sua estrema vitalità e competenza, per la qualità del dialogo e la grande capacità relazionale, per l’insegnamento a “pensare in grande e in universale”, e a compiere i propri passi sulla “via del cuore”. Sapeva scoprire e valorizzare i talenti delle persone nonché creare ponti di amicizia e di dialogo tra cattolici e fratelli di altre confessioni, tra credenti e non credenti.
CS 54/2017
Padova, 4 aprile 2017