Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, è profondamente scosso dalla notizia dell’aggressione a colpi d’arma da fuoco, avvenuta nella notte all’interno della Curia di Rumbek in Sud Sudan al neoeletto vescovo, il comboniano mons. Christian Carlassare, originario di Piovene Rocchette (provincia di Vicenza e Diocesi di Padova).
«La notizia mi ha raggiunto stamane, sono profondamente scosso e colpito da questo grave atto nei confronti di mons. Carlassare – dichiara mons. Claudio Cipolla – Esprimo a nome mio personale e di tutta la Chiesa padovana vicinanza a padre Christian, ai suoi genitori Marcellina e Pierantonio con cui ho parlato non appena appresa la notizia, ma anche alla comunità di Piovene Rocchette dove padre Christian è molto amato e conosciuto. Un pensiero particolare e intenso va ai comboniani, impegnati in queste terre e in altre situazioni difficili nel mondo e al popolo sud sudanese colpito da una gravissima crisi umanitaria e martoriato da continue violenze e aggressioni. Quanto è avvenuto è molto grave, è un dramma nel dramma che sta provando il Sud Sudan. Mi ha molto colpito la mamma di padre Christian il cui pensiero è rivolto al figlio e altrettanto a questo popolo. Grazie al pronto intervento dei medici di Medici con l’Africa Cuamm – che ringrazio di cuore – il cui compound è contiguo a quello della Curia, si è potuto scongiurare il peggio e stabilizzare la situazione. Mi auguro che padre Christian possa recuperare quanto prima e assicuro la preghiera della nostra Chiesa per la sua guarigione e per la pace in questa terra africana».
Padre Christian Carlassare, 43 anni, nato a nato a Schio il 1° ottobre 1977 è cresciuto a Piovene Rocchette in Diocesi di Padova, dove risiedono i suoi genitori e la sua famiglia. Comboniano, giunge in Africa nel 2005 e si occupa principalmente di pastorale giovanile e dell’accompagnamento vocazionale dei giovani seminaristi nella capitale del Sud Sudan, Juba. Nel giugno 2020 viene nominato vicario generale della Diocesi di Malakal e quest’anno, l’8 marzo 2021, papa Francesco lo ha nominato vescovo della Diocesi di Rumbek, divenendo così il vescovo italiano più giovane al mondo. Il 23 maggio è in programma la sua consacrazione episcopale. Era a Rumbek da una decina di giorni. Nella notte del 26 aprile, intorno alle due, è stato colpito a fuoco ad entrambe le gambe e picchiato da due aggressori, a quanto dicono le prime notizie. A soccorrerlo la dottoressa Ottavia Minervini, anestesista di Medici con l’Africa Cuamm e un chirurgo sud sudanese, che sono riusciti a bloccare l’emorragia e a stabilizzare la situazione.
cs 56/2021
Padova, 26 aprile 2021