cs 57 Auguri del vescovo Claudio per la Pasqua 2025

GLI AUGURI PER LA PASQUA 2025 DEL VESCOVO DI PADOVA

 

In questo periodo ospitiamo al Museo diocesano di Padova una mostra molto interessante e suggestiva: “Il Canova mai visto”. Il cuore della proposta è un monumento funebre in cui l’urna cineraria è opera del famoso scultore veneto. In una tomba s’incontra la vita e la morte, o meglio, per sottolineare il tema giubilare che ci accompagna quest’anno, s’incontrano la speranza e la morte, perché come la nostra fede ci ricorda: la morte non è la fine di tutto, è l’inizio di una vita nuova e racchiude la prospettiva della risurrezione che nella Pasqua riviviamo. Accanto alla tomba c’è un cipresso: ci rammenta che la vita sboccia e perdura anche dove c’è la morte, che oltre il buio c’è la luce.

È la luce della speranza, della fede, quella su cui possiamo contare nei momenti più difficili, nella sofferenza, nelle difficoltà. La fede è un sostegno ancora più forte nel momento della paura, della morte, delle preoccupazioni, dell’angoscia. E quante preoccupazioni viviamo oggi, a livello mondiale, con le troppe guerre che non trovano soluzioni di pace – pensiamo solo a quelle più vicine a noi, in Palestina, in Ucraina – e poi ci sono altri conflitti che si giocano con le armi dell’economia, della tecnologia…

Come augurare buona Pasqua in un tale preoccupante scenario? Come augurare la Pasqua laddove si combatte con il dolore, la malattia, la sofferenza?

Riconoscendo che c’è questa luce della speranza che viene accesa con la Pasqua e che ci permette di osare ancora, di impegnarci a lottare per guarire se si è malati, o per tentare di risolvere i conflitti e i problemi che quotidianamente ci affliggono.

La Pasqua ci ricorda che il Signore è Colui che sa illuminare la vita anche nei momenti più difficili e bui, anche nel momento stesso della morte. Senza questa luce della speranza saremmo disperati.

Il mio augurio per questa Pasqua è proprio questo: che tutti voi siate raggiunti e vi lasciate raggiungere dalla luce della speranza, consapevoli anche della forza di una comunità di cristiani: a volte, infatti, le sofferenze sono così gravi, così pesanti che da soli non ci sentiamo in grado di affrontarle, ed è proprio qui che diventa significativa l’appartenenza a una comunità, la vicinanza di fratelli e sorelle con cui, insieme, possiamo osare di tener viva la fiamma della speranza. Tanto più in quest’anno giubilare che ci vede tutti “pellegrini di speranza”.

Buona Pasqua.

+ Claudio Cipolla

vescovo di Padova

 

 CS 57/2025
Padova, 17 aprile 2025

57_Auguri di Pasqua del vescovo Claudio Cipolla

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