Riaperta al pubblico dopo il lockdown già dal 20 maggio scorso grazie al grande impegno di tutto lo staff del Museo diocesano di Padova, la mostra A NOSTRA IMMAGINE. Scultura in terracotta del Rinascimento. Da Donatello a Riccio nelle Gallerie di Palazzo Vescovile, viene ora prorogata sino al 27 settembre 2020.
Una lunga estate d’arte per permettere a tutti di venire a Padova a visitare in sicurezza una mostra già molto apprezzata dalla stampa e dalla critica.
Il protocollo di visita appositamente studiato sulla base delle Linee guida regionali sulla riapertura al pubblico di musei, archivi e biblioteche, prevede l’accesso contingentato, la sicurezza dei locali, la possibilità anche di visite guidate in piccoli gruppi garantendo il distanziamento sociale, la necessità di indossare mascherina e guanti e di sottoporsi al controllo della temperatura corporea.
Giovedì e venerdì dalle 15 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
A NOSTRA IMMAGINE Scultura in terracotta del Rinascimento Da Donatello a Riccio è il frutto di un progetto di restauro e di una campagna di ricerca che ha portato anche interessanti novità tra cui il ruolo centrale di un plasticatore di origine cremasca, Giovanni de Fondulis (a cui sono state attribuite definitivamente alcune terrecotte del territorio diocesano), e la vivacità della sua bottega padovana, rimasta attiva per oltre un ventennio nella seconda metà del Quattrocento. Ma la mostra ha portato anche nuove scoperte, tra cui la Madonna del monastero della Visitazione, che dopo la rimozione delle integrazioni ottocentesche e delle pesanti ridipinture, si è rivelata un capolavoro della tarda attività di Giovanni de Fondulis, e nuove attribuzioni, come la paternità a Pietro Lombardo, da parte dello studioso Francesco Caglioti, della Madonna proveniente dal Museo del Bargello, precedentemente attribuita a Antonio di Chellino.
Il ricco catalogo della mostra, edito da Scripta edizioni, documenta tutta l’esposizione e il progetto culturale che la motiva. Acquistarlo direttamente al Museo diocesano è un modo per sostenere sia il percorso di recupero di opere del territorio, sia la mostra, tanto penalizzata da questi due mesi di chiusura forzata. Per quanti sono interessati ad acquistarlo, ma impossibilitati a raggiungere la mostra fisicamente, il catalogo può essere richiesto alla segreteria che provvederà alla spedizione postale.
CS 91/2020
Padova, 3 giugno 2020