GIUBILEO DELLA VITA CONSACRATA
Sabato 31 maggio 2025, ore 8.45-12.00
Santuario Maria Madre della Provvidenza
Opera della Provvidenza S. Antonio
Sarmeola di Rubano (PD)
Si celebra sabato 31 maggio 2025 al santuario di Maria Madre della Provvidenza, all’OPSA di Sarmeola di Rubano (Pd) il Giubileo diocesano della vita consacrata. Un momento importante sia per consacrati e consacrate, religiosi e religiose, e per tutta la Chiesa, in quanto la vita consacrata rappresenta un forte richiamo alla speranza teologale e il Giubileo 2025 invita a essere “pellegrini di speranza”.
Il ritrovo è alle ore 8.45 alla grotta di Lourdes nel parco dell’OPSA, da qui si vivrà un momento di pellegrinaggio giubilare insieme al vescovo Claudio verso il santuario di Maria, Madre della Provvidenza.
Il percorso prevede quattro tappe: la prima avrà il segno del fuoco, con riferimento alla speranza che non si spegne mai; poi ci si soffermerà sulla passione di Cristo, quindi ci sarà il rinnovo delle promesse battesimali e infine sarà la sosta davanti al santuario per onorare Maria, la più grande testimone della speranza. Quindi alle 10.00 nel santuario di Maria Madre della Provvidenza, verrà proposto l’oratorio sacro “Le parabole di Gesù”, composto da Andrea Gobbo per soli, coro e voce narrante, con la partecipazione della corale di Orgiano che vede partecipi coristi provenienti dalle Diocesi di Padova e di Vicenza.
Il Giubileo della vita consacrata si concluderà, alle ore 11.00, con la celebrazione della santa messa presieduta dal vescovo Claudio.
«Ci ritroveremo insieme a pregare mettendoci alla scuola della Parola – commenta don Antonio Oriente, delegato per la Vita consacrata della Diocesi di Padova – Saremo aiutati anche dalla Corale di Orgiano nella meditazione di alcune parabole che hanno come tema centrale il Regno di Dio, un regno per il quale vale la pena di lasciare tutto perché è un Regno di perdono, di speranza, di misericordia e di gioia. Pregheremo perché il Signore Risorto ci dia occhi per sperimentare tutto il bene presente nel mondo e perché ogni realtà possa trovare nel Vangelo di Cristo la sua anima. Pur nella drammaticità del tempo presente, segnato da pesanti ingiustizie e autentiche stragi, “le tempeste non potranno mai avere la meglio, perché siamo ancorati alla speranza della grazia, capace di farci vivere in Cristo superando il peccato, la paura e la morte”».
Attualmente nell’intero territorio diocesano sono presenti 1.655 persone consacrate in diverse forme. Per quanto riguarda la parte maschile ci sono 329 consacrati così suddivisi: 263 religiosi (tra sacerdoti e fratelli) suddivisi in 28 comunità religiose; 55 monaci presenti nelle due comunità benedettine di Santa Giustina e Praglia; cinque “eremiti diocesani” in altrettanti eremi; e sei “eremiti camaldolesi di Monte Corona” che vivono nella comunità del Monte Rua.
Per quanto riguarda invece la parte femminile sono presenti nel complesso 1.326 consacrate: 1.261 religiose, suddivise in 136 comunità; 51 monache suddivise in sei comunità; tre “eremite diocesane” in altrettanti eremi; nove consacrate nell’Ordo Virginum e due nell’Ordo Viduarum.
Ci sono inoltre 76 appartenenti a 15 istituti secolari e una notevole presenza all’interno di terz’ordini e altre associazioni di fedeli tra cui: Terz’Ordine Francescano, l’Ordine Francescano Secolare, i Cooperatori Salesiani e l’Associazione ex-allievi, l’Associazione ex-allieve di Maria Ausiliatrice, gli Oblati Benedettini.
«La vita consacrata rende bella la nostra Chiesa testimoniando quotidianamente il valore del “silenzio, della fatica e dell’essenzialità” – riprende don Antonio Oriente – Camminare insieme è far emergere il valore e il senso della scelta di Cristo in forma radicale evidenziando con le varie specificità la densità e l’ampiezza dei fondamenti evangelici che dicono la Chiesa. Sottolineava san Giovanni Paolo II: “chi riceve un dono dallo Spirito Santo potrà farlo fruttificare solo se egli sarà profondamente inserito nel dinamismo della vita”. E il cammino insieme è vita».
CS 91/2025
Padova, 30 maggio 2025