COME CAMBIA IL “CATECHISMO”
presentazione dei
Nuovi orientamenti per la catechesi con ragazzi e genitori
nel cammino di Iniziazione cristiana
Un tempo si andava a “dottrina cristiana”, poi al catechismo, negli ultimi anni fanciulli, ragazzi e genitori vivono percorsi di “iniziazione cristiana”. La Diocesi di Padova nell’anno pastorale 2013/2014 ha avviato, dopo un periodo di sperimentazione, il “Rinnovato cammino di Iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi” (in sigla ICFR). A dieci anni dal suo inizio e a corollario del Sinodo diocesano che ha fatto risuonare l’esigenza di una verifica del cammino di Iniziazione cristiana, lo scorso 17 maggio 2025 in occasione del Giubileo dei catechisti celebrato all’Opera della Provvidenza S. Antonio sono stati presentati i risultati della verifica e i “Nuovi orientamenti per la catechesi con ragazzi e genitori nel cammino di Iniziazione cristiana” che saranno adottati a partire dal prossimo anno pastorale 2025/2026.
Sarà su questa base che nei prossimi anni s’introdurranno alla fede le nuove generazioni, in un percorso basato sull’esperienza, l’incontro, la gradualità e soprattutto la vicinanza – com’è stato nell’ultimo decennio – dei genitori, partecipi essi stessi del percorso di formazione alla fede (iniziazione) cristiana dei propri figli.
I “nuovi orientamenti” non stravolgono la proposta diocesana, anzi, la confermano nell’impostazione, ma cercano di renderla più agile, adattabile alle singole situazioni anche alla luce di quanto emerso dalla verifica, semplificando alcuni passaggi.
«Abbiamo toccato con mano – sottolinea don Carlo Broccardo, responsabile dell’Ufficio diocesano per l’Annuncio e la Catechesi di Padova – le molte diversità che convivono trasversalmente nelle nostre parrocchie: comunità diverse, presbiteri diversi, catechisti diversi, famiglie diverse. Non è più immaginabile avere un progetto chiaro da mettere in pratica tutti nello stesso modo, forse nella realtà che viviamo progredisce non tanto chi ha un piano definito nei dettagli, ma chi è in grado di adattarlo via via ai veloci cambiamenti in atto».
Ecco che le parole d’ordine dei nuovi orientamenti per la catechesi dei ragazzi con i genitori sono: gratuità; gradualità, leggerezza, bellezza, sostenibilità, sinodalità, centralità dell’adulto. Per dire che la fede è un dono, che il cammino di iniziazione cristiana va vissuto ciascuno con il proprio passo, proponendo percorsi sostenibili, ma che favoriscano esperienze efficaci, senza venir meno a un’impostazione diocesana che dia il senso del camminare insieme, all’interno di una comunità, e coinvolgendo i genitori perché la catechesi dei figli può essere l’occasione di coltivare la ricerca spirituale dell’adulto.
Due in particolare i cambiamenti più significativi e uguali per tutti di un percorso che inizia con il Battesimo e arriva in pienezza con l’Eucaristia.
In primo luogo cambiano le tappe del percorso che ora saranno cinque così definite:
- Cammino dopo il Battesimo (in cui si prevede un cammino con i genitori che vengono accolti nella comunità parrocchiale con cui poter mantenere un contatto).
- Tempo della scelta (è un tempo variabile di uno o due anni di cammino per genitori e ragazzi insieme, che può iniziare all’inizio della scuola primaria o anche con gruppi di bambini di età diverse a seconda delle situazioni. Questo periodo prevede alcuni incontri informali, delle domeniche per celebrare insieme l’Eucaristia e conoscersi. Al termine di questo “tempo”, che terminerà con la consegna del “credo” ai genitori, sarà chiesto di scegliere: se aderire al percorso completo per loro e per i ragazzi; se far partecipare solo i figli (a loro comunque si chiederà di esserci alla celebrazione di riti e consegne e ad alcuni incontri); se interrompere il cammino proprio e dei figli (la porta per loro sarà sempre aperta quando vorranno ritornare).
- Catechesi con i ragazzi e i genitori (è un tempo di tre anni e tre tappe per i ragazzi – conoscere Gesù, conoscere Dio Padre, conoscere lo Spirito Santo e la Chiesa – dedicato alla catechesi per l’iniziazione cristiana. Il percorso potrà essere vissuto in modalità diverse: in gruppo parrocchiale, in gruppo interparrocchiale, in famiglia. I genitori vivranno anch’essi un percorso triennale in un gruppo parrocchiale, interparrocchiale o partecipando ai “piccoli gruppi della Parola” previsti dal Sinodo o ad altre esperienze formative).
- Anno dei sacramenti (è un cammino di un anno che porterà alla celebrazione della Confermazione e della Prima Eucaristia che potranno essere vissuti insieme nella Veglia o nel tempo di Pasqua, o separatamente in Avvento la Confermazione e nella Veglia o nel tempo di Pasqua l’Eucaristia).
- Tempo della fraternità (è il tempo dopo la celebrazione dei sacramenti, dedicato all’approfondimento del senso dei sacramenti celebrati e all’esperienza comunitaria, per cui si prevede un cammino di due anni da vivere in gruppo parrocchiale o interparrocchiale o in altre associazioni ecclesiali. Questo tempo si concluderà con una “riconsegna” del Credo e la proposta di proseguire la propria formazione in altri cammini presenti in parrocchia).
Il secondo aspetto è l’ordine dei sacramenti: fatto salvo il Battesimo che è il punto di inizio dell’iniziazione alla fede, si celebrerà poi nell’ordine il sacramento della Confermazione (cresima) e della Prima Eucaristia (sia che avvengano in un’unica celebrazione che in due distinte, ma in tempi precisi del calendario liturgico).
L’intero cammino di Iniziazione cristiana si continua, naturalmente a proporre all’interno della comunità parrocchiale grazie alla presenza di più figure che accompagnano in équipe: il catechista, l’accompagnatore dei genitori e il parroco.
«Il cammino di iniziazione cristiana – riprende don Carlo Broccardo – va pensato e vissuto con serenità, facendo esperienza di una comunità che ha un grande dono e lo offre con gioia».
CS 93/2025
Padova, 5 giugno 2025