DEDIZIONE DEFINITIVA PER SILVIA DE FRANCESCHI

Silvia De Franceschi, 32 anni, originaria dalla parrocchia di Fossona di Cervarese Santa Croce (Pd), infermiera in una casa di risposo, domani, sabato 21 marzo, alle ore 19, farà la sua “dedizione definitiva” come Collaboratrice Apostolica Diocesana, nelle mani del vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo. La celebrazione si svolgerà in Cattedrale a Padova. Il rito di dedizione è seguito dal rinnovo dei propri propositi, da parte della altre Collaboratrici apostoliche diocesane.
Con la dedizione di Silvia De Franceschi, sale a sette il numero delle “dedite definitive” tra le Collaboratrici Apostoliche Diocesane, ossia donne che hanno confermato definitivamente il proprio servizio alla Chiesa diocesana nella forma dell’apostolato. Sono: Carmen D’Elia, Silvia De Franceschi, Marzia Filippetto, Luciana Pierobon, Virginia Kaladich, Bianca Maria Pittan e Manuela Riondato.
Altre cinque sono in formazione.
 
Silvia De Franceschi esprimerà il sì definitivo a Cristo promettendo obbedienza, povertà e castità secondo il carisma delle Collaboratrici Apostoliche Diocesane: «La dedizione definitiva è dire un sì consapevole a Cristo – afferma – dopo un periodo di formazione con le Collaboratrici e scegliere per sempre di vivere secondo lo stile del Vangelo espresso dal carisma stesso. In concreto, è proporsi di vivere nell’obbedienza, nella povertà e nella castità a servizio del prossimo, non solo là dove lavoriamo, ma anche laddove sono e sarò inviata».
 
Le Collaboratrici apostoliche diocesane sono donne che «hanno scelto di seguire radicalmente Gesù, adottando una forma di vita modellata sul Vangelo al fine di collaborare, con la testimonianza di vita e il servizio apostolico, al progetto di salvezza che Dio Padre sta realizzando tramite la Chiesa per tutta l’umanità».
Quattro gli elementi caratteristici di questa dedizione: la sequela radicale di Cristo, con la pratica dei consigli evangelici di povertà, obbedienza e castità; la collaborazione apostolica specificatamente femminile sul modello di Maria; la diocesanità, espressa nella dedizione alla chiesa locale di Padova; la vita comune in fraternità.
Responsabile generale è Virginia Kaladich, delegato del vescovo è don Federico Giacomin.
Le Collaboratrici apostoliche diocesane vivono del loro lavoro, provvedono alle necessità della vita comune, devolvono mensilmente una percentuale del loro stipendio per le spese comuni nelle singole case-comunità e dell’Associazione e svolgono volontariamente e gratuitamente l’attività pastorale (tranne nei casi in cui questa coincida con l’impegno lavorativo). Il servizio di collaborazione si esprime nei vari ambiti: iniziazione cristiana, catechesi, liturgia, attività caritative, formazione, educazione, insegnamento, missione, collaborazione negli uffici diocesani, pastorale vocazionale.
Per essere ammesse a questa forma di dedizione alla chiesa diocesana, le aspiranti sono invitate a un tempo di discernimento spirituale e a un cammino quadriennale di formazione umana, spirituale, teologica e pastorale, al termine del quale la candidata viene ammessa alla dedizione temporanea per un triennio, con rinnovo annuale degli impegni, e quindi alla dedizione definitiva.


CS 82/2015
Padova, 20 marzo 2015

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