Le notizie apparse in questi giorni sulla stampa locale, riferite a don Romano Frigo, prete diocesano che, con onestà, ha chiesto al vescovo un periodo di riflessione sulle proprie vicende personali, suscita sofferenza nell'intera comunità diocesana, ma richiama anche al senso di responsabilità.
Sofferenza in quanto situazioni personali delicate, spesso enfatizzate da certa ricerca giornalistica, ledono la sensibilità delle persone coinvolte, senza coglierne appieno i travagli umani e spirituali.
Senso di responsabilità in quanto a don Romano Frigo va riconosciuta la stima per un servizio pastorale portato avanti con generosità, impegno e dedizione nella comunità di Cervarese Santa Croce a lui affidata; ma anche la correttezza - di fronte a una situazione personale delicata ' di aver comunicato con trasparenza - ai superiori e alla comunità - la necessità di un periodo di riflessione seria sulla propria vita e il proprio ministero.
La Chiesa di Padova, pur soffrendo e condividendo la difficoltà di un proprio prete, auspica e chiede rispetto per tutte le persone coinvolte in questa situazione, a cui è vicina con la preghiera e la speranza dell'apostolo delle genti: «quando sono debole è allora che sono forte» (2Cor 12,10).