E-LEARNING per educatori Acr

L'approccio è tra i più moderni: 'brikcs and clicks', incontri in presenza e formazione a distanza, come consigliano gli esperti di questo metodo di apprendimento denominato 'blended', ovvero misto. Questa la soluzione scelta dal Servizio informatico diocesano, che da tempo opera sulla formazione all'uso consapevole dei new media, e dall'Acr nel proporre il primo modulo in diocesi, di apprendimento a distanza ' e-learning ' per educatori. Una proposta semplificata in tre videolezioni realizzate per approfondire le attività che l'Azione cattolica ragazzi tratterà nel mese dedicato alla pace. Le tre video lezioni, a cui si può accedere dal sito www.diweb.it, a partire da venerdì 17 dicembre, riguardano: Screen generation, nuovi modelli di apprendimento nell'era digitale; Comunicazione della fede: nuove relazioni, nuove competenze per i formatori d'oggi; I social media.

Il modulo didattico è di libero accesso dal sito www.diweb.it, cliccando sul pulsante 'formazione a distanza' e inserendo il proprio nome e un indirizzo email valido. Il video di accoglienza, realizzato con la regia di don Andrea Segato, è un invito a fruire la formazione in gruppo, a casa di qualcuno oppure in centro parrocchiale.

 

«Insieme agli educatori Acr e al loro assistente don Federico Fortin ' spiega don Marco Sanavio, direttore di Diweb 2.0 ' abbiamo pensato di fornire alcuni elementi utili all'approfondimento della comunicazione elettronica anche per sfatare l'idea che il mondo definito 'virtuale' sia pericoloso o inconsistente. Così il Servizio informatico ha colto l'occasione per avviare il primo modulo didattico del programma Anicom - Animatori della comunicazione».

 

Anicom - Animatori della comunicazione - è un percorso che abilita gli operatori a una comunicazione più efficace e apre la strada a una pastorale della comunicazione. «Ci siamo appellati' continua don Sanavio ' alle competenze di Pier Cesare Rivoltella (docente di tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento alla cattolica di Milano e fondatore del Centro di ricerca per l'educazione ai media, all'informazione e alla tecnologia) e Michele Visentin (preside del Liceo delle scienze umane di Padova e fondatore del Centro di formazione e ricerca educativa Kairòs), per spiegare i cambiamenti dei modelli di apprendimento e le trasformazioni nelle relazioni introdotte dall'elettronica, scorgendo così una lettura positiva del fenomeno, anzi un terreno fertile per la formazione alla fede e un aggancio efficace tra elettronica e pastorale».

 

 

CS 234/2010

Padova, 16 dicembre 2010

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