I tesori della Biblioteca Capitolare di Padova è il titolo dell’incontro organizzato dall’Istituto per la storia ecclesiastica padovana, Biblioteca Capitolare, Dipartimento dei beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in programma giovedì 7 maggio, alle ore 16.30, nella sede del Museo diocesano di Padova (ingresso da piazza Duomo 12).
L’appuntamento vedrà la presentazione di due importanti volumi – I manoscritti miniati della Biblioteca Capitolare di Padova (a cura di Giordana Mariani Canova, Marta Minazzato, Federica Toniolo) e Gli incunaboli miniati e xilografati della Biblioteca Capitolare di Padova (di Silvia Fumian), che catalogano manoscritti miniati e incunaboli, grazie a un lavoro realizzato da un gruppo di ricercatori e specialisti di miniatura del Dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Padova.
L’incontro vedrà l’intervento In memoriam di Mons. Pierantonio Gios del vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo e a seguire delle studiose Francesca Flores d’Arcais e Lorena Dal Poz.
La Biblioteca Capitolare di Padova conserva un ingente patrimonio di manoscritti e incunaboli, in particolare raccoglie oltre 500 manoscritti, di cui 200 miniati, e 435 edizioni di incunaboli di cui 251 sono miniati.
«Il nucleo di più antica formazione – scrive il direttore della Biblioteca Capitolare, don Stefano Dal Santo, nella presentazione – è costituito dai libri liturgici della Cattedrale, conservati gelosamente nel corso dei secoli. Opere ancora inedite di grande interesse storico artistico si affiancano a capolavori già noti quali la coppia dell’Evangelistario di Isidoro e dell’Epistolario scritto da Giovanni da Gaibana, l’uno ancora di memoria ottoniana, l’altro massimo esempio della miniatura del Duecento in Italia. Il fondo comprende numerosi libri corali, esempi di perfetta integrazione tra testo, immagine e musica, tra cui l'Antifonario realizzato sulla lezione della pittura di Giotto agli Scrovegni».
Altrettanto straordinario è il patrimonio di incunaboli miniati della Biblioteca Capitolare, che ne fanno «una delle più importanti raccolte di antichi libri a stampa miniati esistenti al mondo. La committenza si deve principalmente ai vescovi Iacopo Zeno e Pietro Barozzi che ben compresero come la nuova arte della stampa fosse destinata a soppiantare la scrittura manuale. Per decorare e figurare i loro libri gli stessi miniatori che avevano illustrato i manoscritti seppero creare sulle pagine a stampa straordinarie fantasie all’antica».
CS 134/2015
Padova, 6 maggio 2015
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