La città sottile

 

 

Sei classi di quattro scuole primarie padovane per un totale di 128 bambini, 13 insegnanti, 1700 disegni, 150 ore di laboratorio: sono questi i numeri degli 'autori' della mostra LA CITTà SOTTILE. Utopia architettonica progettata dai ragazzi prodotta dal Museo Diocesano di Padova, con la partecipazione del Comune di Padova che rimarrà aperta al pubblico dal 5 aprile al 2 giugno 2013.

 

 

 

 

Il titolo della mostra prende spunto dal testo di Italo Calvino Le città invisibili, in cui lo scrittore parla di Fedòra, quale città ideale immaginata che nel momento in cui la si cerca di realizzare in miniatura cambia e si trasforma da un «possibile futuro» a un «giocattolo in una sfera di vetro»' ma «la città dice tutto quello che devi pensare».

 

La mostra è installazione, percorso, itinerario, viaggio fra vie e luoghi di una e molte città ideate dalla creatività e dalle esigenze dei bambini, gli stessi che da novembre 2012 hanno partecipato a laboratori in cui sono stati sollecitati a comprendere il mondo della città e a 'dire la loro' su come la vorrebbero, in una realtà possibile o la sognerebbero, in una realtà fantastica. Ne è nato un viaggio curioso e illuminante per bambini e adulti dove alla dimensione del sogno si affianca la lettura attenta e rigorosa dei bambini che desiderano relazioni serene, spazi a misura d'uomo, ma che sanno cogliere anche i nodi problematici delle città che abitano.

 

Il progetto ideato dallo scenografo Antonio Panzuto, ha coinvolto da novembre 2012 sei classi di quattro scuole padovane (Randi in zona San Giuseppe/San Girolamo, Arcobaleno di Brusegana, Ricci Curbastro della Guizza e Giovanni XXIII della zona Stanga per il progetto pilota 2011-2012) per un totale di 128 bambini dai 9 agli 11 anni, 13 insegnanti, 150 ore di laboratorio che hanno dato vita a 1700 disegni, 15 porte, 10 mappe, 210 cartoncini sospesi, e utilizzato 150 vetri e bottiglie, 70 kg di legno raccolto in riva al mare, 2 valige, 50 vestiti colorati, 300 matite per costruire per costruire case, grattacieli, strade, ponti, supermercati, negozi e centri commerciali, hotel a cinque stelle, moschee, chiese, cupole e campanili, torri medievali, minareti, giardini e metropolitane, musei, percorsi di autobus e di tram, marciapiedi, lampioni, bancarelle, cortili e alberi in fiore, balconi, portoni e cantine, segnali stradali, piazze, cattedrali e finestre di cristallo, cartelloni pubblicitari e neon colorati, botteghe di barbieri e fontane illuminate, statue, colonne e archi antichi, palazzi di vetro e muri di cemento, ospedali e ministeri, locande e cimiteri, appartamenti sospesi e terrazze illuminate' e tutto quello che è possibile immaginare della loro città.

 

I bambini sono stati guidati da alcuni animatori a comprendere il mondo della città, affrontando con il linguaggio teatrale la lettura di testi e racconti, la visione di immagini e di opere d'arte. Hanno osservato, descritto e realizzato i mondi nascosti dove il progetto di un loro vivere torna ad avere una forma, un senso e le relazioni sono comprensibili alla luce di un bisogno espresso, di una funzione o di una proiezione fantastica. I bambini sono riusciti a leggere la filigrana di un disegno così labile da sfuggire al morso delle termiti. L'hanno ripreso e fatto vivere nella città sottile, rincorrendo pensieri, racconti, quadri, immagini, storie di artisti che hanno dato loro le chiavi per aprire porte fantastiche della nuova città.

 

Sono bambini che arrivano da esperienze e culture diverse e che desiderano vivere da cittadini nel luogo in cui abitano.

 

 

 

 

La prima fase del progetto si è svolta nelle scuole, dove i bambini hanno iniziato a pensare e progettare città. La seconda fase, al Museo Diocesano, ha permesso loro di costruire, realizzare, colorare i progetti in un unico spazio, mettendo le tre esperienze in dialogo e permettendo all'installazione di prendere forma. Le voci e i suoni, i sogni, le paure e i desideri, i disegni, i racconti e le storie dei bambini hanno dato vita e corpo a La città sottile.

 

Ed ora la proposta è 'vivibile' dal pubblico: dal 5 aprile al 2 giugno 2013 La città sottile sarà aperta alle scuole, alle famiglie e a tutti coloro che vorranno scoprirla; si potrà passeggiare per le strade e i quartieri della città, osservando scorci, ascoltando i suoni e le voci dei suoi abitanti, lasciando una traccia'

La città sottile è visitabile dal giovedì al sabato con orario 14-18 e la domenica dalle 10 alle 18.

Per le scuole è possibile prenotare l'esperienza nelle mattine.

 

 

Nel primo fine settimana di apertura de La città sottile, sabato 6 e domenica 7 aprile, sono previste delle performance guidate all'installazione per i bambini e le loro famiglie con i seguenti orari:

 

- sabato 6 aprile alle ore 17;

- domenica 7 aprile alle ore 15 e alle ore 16.30.

 

 

Per informazioni: Museo Diocesano di Padova

tel. +39 049 8761924 www.museodiocesanopadova.it

info@museodiocesanopadova.it

 


 

Biglietti:

 

Ingresso (Museo + Città Sottile + Rimanere)

' 4 adulti

' 3 bambini e ragazzi

gratis bambini fino a 6 anni

 

Ingresso (Museo + Città Sottile + Rimanere) + performance guidata Città Sottile

' 6 adulti

' 4,50 bambini e ragazzi

gratis bambini fino a 6 anni

 
Pacchetti famiglie:

2 adulti + 2 bambini: ' 18

1 adulto + 2 bambini: ' 13

 Gruppi misti (adulti e bambini) min. 15 ' max 30 persone paganti

' 5 cad.

con laboratorio e performance guidata
' 7 cad.

 

 

CS 86/2013

Padova, 5 aprile 2013

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