La Fondazione Lanza interviene a Poznan (Polonia) alla Conferenza sui cambiamenti climatici

Alla 14° Conferenza della Parti che hanno sottoscritto la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in corso a Poznan (Polonia), fino a giovedì 12 dicembre, è presente anche una delegazione della Fondazione Lanza di Padova. Circa 9 mila i partecipanti in rappresentanza dei governi, delle istituzioni internazionali, delle associazioni, delle imprese, dei media di 186 paesi del mondo.

La Conferenza di Poznan è un appuntamento estremamente importante nella prospettiva di definire le basi per un nuovo accordo giuridico globale che dia continuità al Protocollo di Kyoto il cui termine è previsto per il 2012. L'obiettivo è trovare un accordo tra paesi industrializzati, paesi in forte crescita economica e paesi poveri, sui futuri target di riduzione delle emissioni dei gas serra (-50% entro il 2050) e su come ripartire i costi delle trasformazioni economiche e sociali per raggiungere questo ambizioso obiettivo. Per avere successo la conferenza internazionale di Poznan dovrà definire dei criteri di riduzione delle emissioni che siano considerati giusti nel senso di definire una ragionevole divisione delle responsabilità e dei costi tra il maggior numero di paesi del mondo.

 

Alla conferenza parteciperà anche la Fondazione Lanza, che insieme al Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici e all'Alleanza per il Clima, ha promosso lo scorso ottobre a Padova la Conferenza internazionale su etica e politiche ambientali dedicata a Etica e cambiamento climatico. scenari di giustiza e sostenibilità.

 

La Fondazione Lanza insieme ai suoi partner proporrà a Poznan, lunedì 8 dicembre, un evento parallelo sul tema Equity, justice and GHG emissions distribution: criteria for an ethical conduct proprio per presentare i contenuti del documento approvato al termine dell'incontro padovano. Interverranno: Matteo Mascia, Fondazione Lanza, Padova, Carlo Carraro, Università di Venezia, FEEM e Centro Euro-Mediterraneo per i cambiamenti climatici, Gotelind Alber, Sustainable Energy and Climate Policy, di Berlino e Karl-Ludwig Schibel, executive board member of Climate Alliance.

Il documento che verrà presentato dalla Fondazione Lanza e Centro Euro-Mediterraneo per i cambiamenti climatici propone una mediazione eticamente significativa delle diverse posizioni in gioco nel negoziato internazionale, che punti all'obiettivo di eguali emissioni pro-capite da raggiungere progressivamente, in una prospettiva di convergenza graduale a partire dai livelli attuali e al potenziamento della cooperazione e del trasferimento di tecnologie innovative e a basse emissioni verso i paesi in via di sviluppo.  Il documento descrive la situazione attuale e vede nel contenimento del riscaldamento globale il principale obiettivo per evitare che i mutamenti climatici provochino non solo disastri ambientali ma anche emergenze idriche, alimentari ed esistenziali per molte popolazioni che vivono in situazioni di povertà e in zone particolarmente esposte.

 

Otto le raccomandazioni finali proposte da documento elaborato a Padova lo scorso ottobre:

  1. mantenimento e attuazione degli obiettivi del protocollo di Kyoto;
  2. rafforzamento e accelerazione dei processi negoziali internazionali per un quadro normativo sul dopo Kyoto;
  3. definizione di significativi ed efficaci obiettivi di riduzione delle emissioni, tramite precise scadenze intermedie, secondo quanto indicato dall'UE;
  4. potenziamento della ricerca nel campo dell'efficienza energetica, ipotizzando un apposito fondo per i paesi in via di sviluppo, sostenuto in particolare dai paesi con elevati tassi di emissioni pro-capite;
  5. riduzione della concentrazione di gas serra tramite la tutela e gestione sostenibile delle foreste;
  6. politiche internazionali integrate di adattamento al mutamento climatico;
  7. educazione diffusa a stili di vita sostenibili, capaci di ridurre efficacemente le emissioni di gas climalteranti tramite la trasformazione dei modelli di consumo.
  8. attenzione da parte dell'intera comunità internazionale per i rifugiati ambientali e per coloro che più direttamente sono colpiti dal mutamento climatico.

 

comunicato stampa 217/2008

Padova, 7 dicembre 2008

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