La Parola incontra l’arte

Un'opera d'arte - ma anche solo un dettaglio - aprono a un universo di significato e di simboli. L'arte nei secoli l'ha testimoniato nel suo raccontare la vita dell'uomo, la sua fede, il suo rapporto con il mistero. L'arte è stata il veicolo principale di storie, tradizioni, fede, ma anche di percorsi di vita e di iniziazione cristiana. Le nostre chiese - ma anche conventi e abbazie, 'scolette' - sono ricchi di spunti in questo senso: le storie della Bibbia, i grandi personaggi dell'Antico Testamento, la vita di Gesù e gli episodi che segnano il percorso della fede: battesimo, ultima cena, pentecoste'

E accanto a tutto questo la preziosità artistica, il percorso di ricerca della bellezza estetica, dell'armonia, dell'equilibrio. Tutto questo fa sì che l'arte diventi veicolo della Parola, e la Parola incontri l'arte.

In questa ottica è partito lo scorso anno il progetto 'LA PAROLA INCONTRA L'ARTE' che vede coinvolti l'Ufficio diocesano per la catechesi e il Museo diocesano di Padova: insieme hanno realizzato, in gennaio e febbraio, il primo corso di arte e catechesi dal titolo 'Una fede a colori', proponendo un metodo di riflessione attraverso l'arte che può essere utilizzato anche per una catechesi nuova, in particolare per gli adulti.

Da quest'esperienza è nata un'équipe di giovani e adulti, che ora propone una serata in preparazione al Natale lasciandosi illuminare dalla Parola di Dio e dai colori dell'arte di Giotto. L'appuntamento è in due luoghi della diocesi ' la chiesa di San Giacomo di Monselice e la chiesa di Vigodarzere ' giovedì 16 dicembre, alle ore 20.30.

 

Nuova la proposta, nuovo il metodo.

Non si tratta infatti di una conferenza, ma di approfondire il legame che è sempre esistito tra la catechesi e l'arte: dalla funzione cultuale delle immagini dei primi secoli del cristianesimo al ruolo celebrativo, pedagogico e di annuncio delle immagini sacre nei secoli seguenti fino ad oggi.

Nuovo anche il metodo degli incontri che si articolano in quattro fasi: vedere, sentire, capire, meditare/reagire. Dopo aver mostrato l'opera, i partecipanti sono invitati a fare attenzione a ciò che vedono con gli occhi mentre ascoltano gli interventi. In seguito si dà voce al cuore, alla sensibilità. Nel terzo passaggio si aiuta a capire meglio l'opera attraverso un'analisi critica rileggendone l'aspetto biblico-liturgico-spirituale. Infine si lascia uno spazio di silenzio in cui si raccolgono i significati e le implicazioni per la vita.

Un secondo appuntamento sarà proposto nelle stesse chiese di Monselice e Vigodarzere in Quaresima, giovedì 7 aprile 2011, questa volta ispirandosi al Battesimo di Gesù affrescato da Giusto de' Menabuoi all'interno del Battistero della Cattedrale di Padova.

 

I due incontri di preparazione all'Avvento e alla Quaresima sono due occasioni per sperimentare uno strumento di rinnovamento della catechesi, della capacità di trasmettere e raccontare non solo i contenuti, ma la bellezza dell'annuncio evangelico. Ma sono anche l'occasione per proporre un'iniziativa che può essere esportata in altri luoghi del territorio e su altri temi.

Ufficio per la catechesi e Museo diocesano con l'équipe 'Arte e catechesi' stanno infatti predisponendo altri moduli su opere e dettagli artistici che parlano ancora di fede e annuncio.

 

Inoltre a gennaio 2011, per quanti hanno già avuto l'occasione di formarsi con questo metodo dell'annuncio attraverso l'arte, partirà il secondo anno di formazione 'Una fede a colori' sul tema 'Questo è il mio corpo. Forme e volti dell'umanità di Cristo'. Mentre nell'anno pastorale 2011-2012 sarà riproposto il corso base.

 

 

CS 232/2010

Padova, 14 dicembre 2010

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