L'anima nella pietra. Antonio Bonazza scultore del Settecento tra ville giardini chiese è un ampio progetto culturale promosso dal Museo Diocesano di Padova nel 250° anniversario della morte dello scultore Antonio Bonazza (1763-2013).
Da aprile a ottobre 2013, in occasione dei 250 anni dalla morte di Antonio Bonazza, il Museo Diocesano di Padova focalizza l'attenzione su questo artista attraverso una serie di iniziative di carattere scientifico e divulgativo, allo scopo di valorizzare il patrimonio capillarmente diffuso nella città e nel territorio diocesano: itinerari turistici liberi, mini tour guidati e visite guidate in chiese, ville e giardini del territorio, giornata di studi.
«Crediamo ' commenta il direttore del Museo Diocesano Andrea Nante ' che tornare a osservare con rinnovata consapevolezza e attenzione l'arte di Antonio Bonazza offra l'opportunità di vivere un'esperienza estetica, talvolta inaspettatamente emozionante, e insieme di approfondire la conoscenza del nostro patrimonio culturale e del mondo che lo ha generato, con le sue istanze religiose, culturali, sociali, e con i suoi valori nei quali affonda le radici il nostro oggi».
Esponente di spicco di una delle più operose famiglie di scultori del Settecento veneto, Antonio Bonazza moriva a Padova, nella parrocchia di San Michele, il 12 gennaio 1763.
La sua vasta produzione si colloca ben al di sopra del livello qualitativo dei suoi contemporanei, raggiungendo esiti di eleganza e leggerezza tra i più alti della scultura veneta del Settecento, ed è per la maggior parte costituita da altari e sculture realizzate per le chiese parrocchiali e conventuali di Padova e del suo territorio, ma anche da numerosi cicli di statue, a soggetto mitologico e profano, commissionate dalle nobili famiglie veneziane per decorare i giardini delle loro ville di campagna in diverse località del Veneto. Quasi non c'è chiesa di Padova o del territorio che non conservi traccia dell'attività della famiglia Bonazza, a testimonianza di un'attività intensissima della bottega, che si è protratta per oltre 50 anni e che ha rinnovato la scultura locale inventando un proprio linguaggio, mai magniloquente né freddamente classico, ma improntato a un cordiale naturalismo espresso con grande mestiere e padronanza tecnica.
Nei luoghi sacri ' le chiese e le cappelle ' le sue opere sono espressione di contenuti teologici, della fede e della devozione religiosa degli uomini che le hanno volute, davanti alle quali si sono raccolti in preghiera e si sono sentiti parte di una comunità. Nei luoghi profani ' le ville e i giardini ' esse danno vita alle fantasie mitologiche e alle suggestioni letterarie della classe colta veneziana, che nella fusione tra arte e natura della villa cerca una distrazione dalle cure della vita pubblica.
Il progetto L'anima nella pietra. Antonio Bonazza scultore del Settecento tra ville giardini chiese si aprirà con una conferenza giovedì 2 maggio alle ore 18 nella Sala del Romanino dei Musei civici padovani e proseguirà con numerose proposte durante i mesi di maggio, giugno e settembre ' itinerari turistici liberi e mini tour guidati nelle chiese di Padova; visite accompagnate alle chiese, ville e giardini del territorio che custodiscono opere di Antonio Bonazza e degli altri luminosi esponenti di questa famiglia di scultori ' e si concluderà il 25 ottobre con una giornata di studi sul tema Antonio Bonazza e la scultura veneta del Settecento, che si terrà nel Museo Diocesano di Padova.
Il progetto del Museo Diocesano vede la partnership di Fondazione Giorgio Cini onlus ' Istituto di Storia dell'Arte; Università degli Studi di Padova ' Dipartimento dei Beni culturali; Istituto Regionale per le Ville Veneta; Soprintendenza per i beni artistici, storici e demoetnoantropologici delle province di VE, BL, PD e TV, Comune di Padova ' Assessorato alla Cultura; e il contributo e il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova Rovigo; Università degli Studi di Padova e il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e dell'Istituto Regionale Ville Venete.
L'intero programma delle visite guidate, dei minitour e degli itinerari in città (Chiese: Eremintani, Santa Lucia, Cattedrale, San Canziano, Servi, San Tomaso Becket, Torresino, Santa Croce, San Marco; Orto Botanico; Musei Civici) e in provincia (Villa Widmann di Bagnoli, Santa Maria delle Grazie, San Martino e Villa Borin di Este; Villa Pisani di Stra) è disponibile sul sito del museo diocesano all'indirizzo www.museodiocesapadova.it
Le visite saranno curate dall'associazione Rossoprofili di Padova.
Sintesi biografica
Figlio di Giovanni Bonazza, Antonio nasce il 23 dicembre 1698 a Padova, nella parrocchia di San Michele, figlio di Giovanni Bonazza e Maddalena da Treviso, detta Tartaglia, e fratello di Tommaso e Francesco, anch'essi valenti scultori. Nel 1735 Bonazza risulta iscritto per la prima volta alla 'Fraglia' padovana dei tagliapietra, che riuniva al suo interno anche gli scultori, ed è ipotizzabile che fino a quella data Antonio abbia soprattutto collaborato con l'anziano padre. Il 25 gennaio 1739 si sposa con la nobildonna Margherita Anna Serigo da cui ebbe numerosi figli. Dai documenti della 'Fraglia' dei Tagliapietra di Padova risulta che lo scultore ricoprì varie cariche: è indicato come 'massaro' negli anni 1743-1744, come 'sindaco' nel 1745, e come 'secondo gastaldo' nel 1749. Muore il 12 gennaio 1763 a Padova.
CS 105/2013
Padova, 24 aprile 2013
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