In merito alla notizia riportata oggi ' venerdì 11 giugno 2010 ' dalla stampa locale, sul raggiro di un'anziana da parte di una giovane spacciatasi per volontaria dell'Azione cattolica, l'Azione cattolica diocesana, profondamente vicina alla sofferenza della signora e addolorata dal fatto che si utilizzi impropriamente il nome di un'aggregazione laicale che fin dal suo nascere opera per il bene comune, nel riferimento costante al Vangelo, sottolinea che non rientra nella prassi associativa inviare volontari per le case. L'Azione cattolica, infatti, ha una funzione eminentemente aggregativa e formativa e le sue attività sono sempre adeguatamente esplicitate e pubblicizzate nelle parrocchie e attraverso i mezzi di comunicazione diocesani e associativi.
Si sollecita pertanto maggiore attenzione, specie da parte delle persone più deboli, di fronte ad attestazioni di appartenenza ad associazioni cattoliche, soprattutto in assenza di precise indicazioni provenienti da fonti e organismi ufficiali.
Padova, 11 giugno 2010
comunicato stampa 146/2010
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