Libero, creativo, partecipativo, solidale. Il lavoro che vogliamo

Venerdì 27 aprile, ore 11, Casa Pio X - Sala Bachelet, Padova

Libero, creativo, partecipativo, solidale. Sono gli aggettivi per qualificare il lavoro che vogliamo – mutuati dall’Evangelii Gaudium (EG 192) di papa Francesco – su cui la Pastorale sociale della Diocesi di Padova sta lavorando quest’anno in linea con i temi delle Giornate Sociali dei Cattolici svoltesi a Cagliari e con il percorso Openfield 2017 che ha ragionato sul “valore del lavoro”. Su questi stessi temi si articolerà anche la prossima Veglia diocesana per il Lavoro, presieduta dal vescovo Claudio, che si terrà il 2 maggio con inizio alle ore 18.30 e avrà una novità significativa: sarà infatti ospitata in un’azienda del territorio della Provincia e Diocesi di Padova. Una collocazione particolarmente indicativa di una Chiesa che vuole sempre più vivere il territorio e i luoghi di vita delle persone.
Ma il lavoro come tema e come valore è da sempre sul tavolo delle attenzioni primarie della Chiesa di Padova. Avere a cuore il lavoro, la sua qualità, la sua dignità è prioritario per la vita delle persone e della società stessa. I vescovi italiani, nel loro messaggio per la Giornata del Lavoro scrivono: ««La quantità, qualità e dignità del lavoro è la grande sfida dei prossimi anni per la nostra società nello scenario di un sistema economico che mette al centro consumi e profitto e finisce per schiacciare le esigente del lavoro».
E di fronte alle numerose situazioni di precarietà, sfruttamento che sempre più si profilano i vescovi aggiungono: «è innanzitutto necessario innovare il nostro metodo di azione. Farsi prossimo agli ultimi, comprendere e condividere le loro urgenze non è solo un compito pastorale ma diventa un’esigenza fondamentale per l’intera società in tutte le sue componenti (art. 2 della Costituzione) e un compito ineludibile per la classe politica».