In riferimento al processo avviato riguardante la persona di don Gino Temporin, presbitero diocesano, si comunica che fin dall'inizio delle indagini il vescovo di Padova ' dichiaratamente sorpreso della natura delle accuse e confermando piena fiducia nella persona e nell'operato di don Temporin, di cui si conosce la solida integrità morale e spirituale ' ha dato piena disponibilità agli inquirenti nella raccolta di informazioni per fugare qualsiasi dubbio potesse interessare la figura di don Temporin o dell'istituzione Seminario.
Contestualmente il vescovo ha assunto le dovute informazioni e non ritrovando alcun sospetto di comportamento moralmente scorretto dell'allora rettore del Seminario minore lo aveva confermato nell'incarico fino al termine previsto del suo mandato.
Nonostante la raccolta delle prove ' tra cui numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni, perizia del computer, nonché 29 assunzioni di informazioni testimoniali ' non abbia portato alcuna evidenza per il capo di accusa attribuito a don Gino Temporin, la vicenda processuale sta facendo il suo corso.
Il vescovo, nella fatica di questa dolorosa situazione, ribadisce la fiducia nei confronti del presbitero e di quanti negli anni hanno operato nel seminario Minore, istituzione che non ha registrato segnalazioni di situazioni equivoche riguardanti il rettore o i suoi collaboratori. E conferma il valore educativo di questa comunità.
CS 119/2013
Padova, 8 maggio 2013
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