Le notizie diffuse dalla stampa locale sul caso di un prete padovano che ha denunciato il ricatto a scopo estorsivo a cui era stato sottoposto negli ultimi anni, solleva un problema che recentemente sta investendo non solo la nostra Chiesa locale e su cui il vescovo di Padova stesso ha chiesto approfondite indagini alle autorità di polizia.
Pur non generalizzando le situazioni e non entrando nei casi specifici, la Chiesa di Padova segnala che, purtroppo, negli ultimi anni si sta diffondendo anche la pratica di provocazioni a sfondo sessuale, seguite da ricatti nei confronti di alcuni preti, spesso anziani. Intimoriti dalla minaccia di essere esposti alla diffusione di notizie equivoche riguardo ai propri comportamenti, alcuni sacerdoti, pur essendo estranei ai fatti attribuiti, cedono al ricatto per evitare esposizioni pubbliche che sentono come lesive della propria integrità.
Su questo fenomeno, in progressiva diffusione anche in altre diocesi, il vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo, ha più volte attirato l'attenzione dei preti perché siano vigili e accorti ma soprattutto non temano di denunciare eventuali minacce.
In determinati casi la Curia padovana ' che in situazioni conclamate non ha mancato di indirizzare i sacerdoti a un percorso di rivisitazione della propria vicenda personale ' ha avviato le indagini sui fatti e allertato le autorità deputate, provvedendo ' a scopo cautelativo ' a sollevare da incarichi di responsabilità i presbiteri coinvolti.
CS 163/2010
Padova, 30 settembre 2010