Sono passati poco più di tre mesi dall'alluvione che ai primi di novembre ha colpito vaste zone del Padovano e Vicentino. Tempestiva è stata la risposta concreta e operativa delle comunità parrocchiali e dei parroci che si sono attivati per dare aiuto e soccorso alle molte persone coinvolte dall'emergenza, attivando anche numerosi volontari. Soccorso e conforto, ma anche luoghi per ospitare per giorni chi aveva la casa allagata e inagibile. I danni sono stati enormi.
Dal vescovo Antonio Mattiazzo, che ha visitato personalmente le comunità alluvionate e incontrato le persone, è arrivato l'invito alla solidarietà concreta attraverso una colletta domenicale devoluta alla Caritas diocesana, svoltasi domenica 14 novembre 2010. Ma moltissime altre sono state le donazione arrivate alla Caritas, da singoli, enti, associazioni e istituzioni religiose, imprese, anche da fuori regione (ci sono state elargizioni giunte da Campania, Puglia, Lazio, Sicilia, Lombardia, Piemonte) per sostenere quanti erano nel bisogno a causa di questa improvvisa quanto inaspettata calamità naturale.
In tutto, da Caritas Padova, sono stati raccolti 408.675.35 euro.
E Caritas Padova, segnalando i 'dati numerici' della solidarietà vuole dire grazie a quanti hanno voluto sostenere ed essere vicini a queste famiglie anche con un piccolo gesto. Un grazie che va anche ai parroci e ai molti volontari che si sono prodigati in quei faticosi giorni e alle comunità parrocchiali limitrofe alle zone alluvionate che hanno dimostrato vicinanza e collaborazione.
La Caritas diocesana di Padova è stata in collegamento costante con gli animatori del territorio e con i parroci delle comunità alluvionate - Bassanello, Bovolenta, Casalserugo, Ospedaletto Euganeo, Roncajette, Ronchi, Saletto-Dossi-Prà di Botte, Trambacche-Santa Maria di Veggiano ' Megliadino San Fidenzio - ma anche dopo l'emergenza ha mantenuto contatti e incontrato i referenti di zona, per capire le situazioni di gravità e disporre l'elargizione di quanto raccolto.
La scelta di Caritas Diocesana è stata di devolvere i fondi esclusivamente a favore delle famiglie (non quindi di attività produttive o imprenditoriali) in base alla gravità delle situazioni segnalata dai parroci. La ripartizione, considerando il totale delle famiglie coinvolte (oltre 1600), è stata così suddivisa e già distribuita:
Bassanello |
10.458,19 euro |
Bovolenta |
13.619,96 euro |
Casalserugo |
172.028,48 euro |
Ospedaletto Euganeo |
7.296,41 euro |
Roncajette |
32.104,20 euro |
Ronchi |
26.996,71 euro |
Saletto-Dossi-Prà di Botte |
58.371,27 euro |
Trambacche-Santa Maria-Veggiano |
85.124,77 euro |
Megliadino San Fidenzio |
2.675,31 euro |
Alcuni parroci hanno segnalato anche delle note 'positive' l'alluvione ha fatto emergere, ne segnaliamo alcune dalle loro parole:
«Nella nostra parrocchia non esisteva un gruppo Caritas prima di questo evento; abbiamo fatto fronte all'emergenza in via eccezionale e completamente autogestiti senza preoccuparci di operare con una veste ufficiale: ora però abbiamo avvertito l'esigenza di formalizzare l'iniziativa nata spontaneamente con l'imminente costituzione di un gruppo Caritas parrocchiale che continuerà ad operare nella nostra comunità per le situazioni di bisogno presenti e future».
«Ogni famiglia, ogni persona ha una storia da raccontare! Forse la cosa più bella che ho da raccontare è il fatto che in discarica, assieme a tutte le cose da buttare, è andato a finire anche tanto rancore: le storie più belle da raccontare sono quelle di persone, di famiglie che in questi momenti si sono riconciliate. Il rancore in quei momenti era davvero inutile, ormai da buttare...».
«A seguito dell'alluvione si nota una maggiore comprensione tra famiglie e desiderio di collaborare».
CS 45/2011
Padova, 25 febbraio 2011