Un opuscolo in sei lingue (italiano, francese, inglese, romeno, cinese e arabo) per promuovere una scelta informata e spiegare obiettivi, contenuti e utilità dell'ora di religione, che si apre con le parole che papa Benedetto XVI ha rivolto ai rappresentanti delle altre religioni in occasione della Gmg di Sydney: «La ricerca della pace procede mano nella mano con la ricerca del significato, perché è scoprendo la verità che troviamo la strada sicura verso la pace. La religione offre la pace, ma ' ancor più importante ' suscita nello spirito umano la sete della verità e la fame della virtù».
È la proposta che, per il terzo anno consecutivo, l'Ufficio Scuola della Diocesi di Padova lancia in previsione della scadenza di gennaio entro cui genitori e alunni delle classi terze medie e i genitori degli alunni che iscrivono il proprio figlio/a a una scuola del primo ciclo per la prima volta dovranno decidere se avvalersi o meno dell'ora di religione.
Il materiale informativo, quest'anno adottato da tutte le nove diocesi del Veneto, è composto da una brochure a colori di 16 pagine e una locandina che riportano lo slogan Religione cattolica a scuola' per riscoprire le radici (Le precedenti edizioni dicevano: Religione a scuola' perché il dialogo unisce!; Religione cattolica a scuola' un ponte sui valori). Un'ulteriore occasione quindi per ribadire come questo tempo scolastico sia momento per tutti, cattolici e non, di incontro, conoscenza, dialogo, crescita.
La brochure e la locandina (stampate rispettivamente in 17.000 e 3.400 copie complessive per tutte le nove diocesi, che saranno fatte arrivare ai dirigenti scolastici e alle parrocchie) oltre a riportare in sei lingue il messaggio citato di papa Benedetto XVI e ricordare che la scelta dell'ora di religione è libera ma responsabile, risponde in maniera semplice e immediata a cinque domande:
o Che cosa si insegna a scuola nell'ora dell'insegnamento della religione cattolica?
o L'insegnamento della religione è solo per i cattolici?
o Chi lo sceglie deve essere cattolico o dovrà convertirsi alla religione cattolica?
o Quale servizio offre questo insegnamento agli alunni?
o Perché i genitori immigrati da altri paesi dovrebbero scegliere per i propri figli di 'avvalersi' dell'insegnamento della religione cattolica?
Con poche frasi si precisa quindi che durante l'ora di religione si insegna che Dio è amore e che radice di ogni vità è l'amore. Che è un insegnamento offerto a tutti, anche a chi non è cristiano o cattolico, e non intende convertire alla fede cattolica. Che questo insegnamento intende approfondire l'esperienza religiosa e cristiana, mette in dialogo con le grandi domande della vita, fa conoscere con la Bibbia la storia dell'amicizia di Dio con l'umanità e il suo vangelo, promuove il rispetto delle diversità e insegna ad accogliersi gli uni gli altri. È un'opportunità anche per gli immigrati in quanto nel dialogo e nello scambio i bambini e i giovani che vengono da lontano sono aiutati a inserirsi nelle nostre comunità e perché l'insegnamento della religione fa conoscere anche la cultura e la storia religiosa del paese in cui ora vivono, l'Italia.
Immagine scelta per questo messaggio è una pianta d'ulivo costellata da sei volti di bambini/e: una metafora di civiltà che cresce più robusta su robuste radici! Perché l'ora di religione vuole aiutare tutti a interrogarsi sulla verità e riscoprire nella libertà religiosa le radici della dignità dell'uomo e della pace.
comunicato stampa 207/08
Padova, 26 novembre 2008
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