In merito all'articolo pubblicato in data odierna, martedì 15 febbraio 2011, sul Gazzettino di Padova, a firma di Matteo Bernardini, pubblicato alle pagine IV e V, con richiamo in prima pagina, la Caritas diocesana di Padova esprime profondo disappunto e indignazione per l'informazione scorretta e fuorviante che va a colpire la dignità di una persona. E a tal riguardo chiede al quotidiano in oggetto una rettifica adeguata della notizia riguardante una donna - nome di fantasia 'Hana' - definita una 'falsa invalida'.
L'articolo, che titola 'Invalida, ma cammina', denota superficialità e ignoranza e 'sbatte' in prima pagina come finta disabile, una donna che è nota e seguita dalla Caritas diocesana, così come da altri enti benefici, proprio per la sua condizione di disagio sociale e fisico. Caritas diocesana ha contribuito all'acquisto delle scarpe ortopediche citate nell'articolo, necessarie alla donna per poter fare solo pochi passi. La signora, infatti, è affetta da una malattia genetica muscolare con malformazioni a piedi e mani. Soffre di dolori alla schiena e alle articolazioni. Grazie alle scarpe ortopediche riesce a fare qualche passo e a muoversi per spostarsi dal luogo in cui vive e raggiungere la città in cerca di qualche spicciolo. Ma l'uso della carrozzina le è comunque necessario e il fatto che possa fare qualche passo senza l'ausilio ortopedico non esclude una disabilità reale. L'invalidità ha molte forme e prima di scrivere sarebbe opportuno informarsi adeguatamente e non fermarsi all'apparenza o alle chiacchiere.
Nei confronti di questa giovane donna Caritas Padova sta cercando - per lei e con lei - una condizione di vita migliore che non la veda costretta a mendicare, ma le consenta di inserirsi in una società che tuteli i più deboli e offra promozione umana.
Caritas Padova ribadisce la propria indignazione di fronte alla leggerezza con cui vengono etichettate persone e situazioni e alla facilità con cui si viola la dignità di una persona che non ha mezzi né strumenti per difendersi e che vive sulla propria pelle una disabilità reale che troppe persone' per ignoranza e forse anche per malcelate forme di razzismo: di Hana nell'articolo si dice sia rom e nomade ' non vogliono vedere!
Caritas non esclude che nel mondo del disagio si possano verificare casi di mistificazione delle reali condizioni di vita, ma chiede rispetto per la dignità di chiunque e attenzione a un'informazione che sia corretta e circostanziata, anche per evitare il consolidarsi di facili e comodi pregiudizi. E si domanda se sul fronte delle false invalidità non sia forse troppo comodo fermarsi a guardare il disagio e dimenticare i veri 'ladri' di quei cosiddetti 'privilegi' che il disabile vero eviterebbe volentieri.
Caritas diocesana di Padova