Scuoterci dal torpore, prendere la direzione giusta della vita

 
«Vorrei invitarvi e incoraggiarvi a entrare in questo tempo con un atteggiamento di apertura d'animo nel Signore che viene e di fiducia in un rinnovamento della vita. È questo il messaggio dell'Avvento, da accogliere come un dono che ci è offerto».
Con queste parole il vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo, si rivolge ai fedeli della Diocesi all'inizio del tempo di Avvento, che prepara al Natale del Signore.

Il messaggio, proposto di seguito in forma integrale e pubblicato sulla Difesa del popolo di domenica 30 novembre, è disponibile in internet all'indirizzo www.diweb.it, dove da venerdì 28 novembre sarà accessibile anche in formato mp3, letto da Paola Zapolla, in modo da permetterne anche l'ascolto.
 
Nel messaggio il vescovo invita con forza a «scuoterci dal torpore» e «prendere la direzione giusta della vita», riscoprendo Gesù Cristo che viene oggi per noi, incontrandolo nella frequentazione della Parola, vivendone il messaggio nel quotidiano, nel segno della carità, della sobrietà e della giustizia. «Un Natale senza Gesù Cristo che senso ha?» si domanda il vescovo. «L'Incarnazione ha inserito Gesù Cristo in modo permanente nella nostra condizione umana, nel tessuto dell'umanità e nelle vicende della storia. È venuto per rinnovare l'umanità; è novità perenne: 'Colui che era, che è e che viene'» (Ap 1,4).
In particolare il vescovo Antonio sollecita «a uscire dal torpore e a nutrire la nostra vita spirituale con l'ascolto della Parola di Dio nella fede orante». Un invito a curare l'omelia per i sacerdoti ma anche l'ascolto da parte dei fedeli. E ancora mons. Antonio Mattiazzo ricorda il «nutrimento prezioso» della Liturgia delle Ore, la pratica della Lectio divina personale o comunitaria, i centri di ascolto. E sottolinea che «La Parola di Dio ci sollecita ad impostare la nostra vita, le relazioni familiari e sociali e l'attività economica secondo valori e virtù».
Di fronte alle «gravi situazioni odierne» il presule evidenzia che esse «ci sollecitano ad una revisione e conversione del sistema economico e finanziario, come pure ad una conversione del nostro rapporto con il denaro e nell'uso dei beni del creato, a riscoprire la centralità delle buone relazioni interpersonali, la semplicità, la lealtà, la fedeltà».
Forte torna nel messaggio anche l'appello all'attenzione e solidarietà effettiva verso i poveri: «È necessario ' scrive il vescovo ' che le istituzioni, e anche la Diocesi e le parrocchie si interroghino sull'uso delle risorse. Penso che le istituzioni pubbliche darebbero un segno positivo se eliminassero spese superflue, ludiche e di pura facciata e adottassero uno standard di sobrietà. Invito le comunità parrocchiali a rispondere generosamente all'appello della Caritas diocesana per mettere a disposizione un posto per una persona senza dimora, come pure a farsi prossimo alle famiglie che vivono momenti di crisi o di difficoltà economica».
«Anche nel Veneto il fenomeno della povertà è in aumento» ' riprende mons. Mattiazzo, ricordando i dati riportati dal rapporto 2008 di Caritas Italiana e Fondazione Zancan su povertà ed esclusione sociale in Italia ' «Non possiamo celebrare degnamente il Natale di Cristo rimanendo indifferenti di fronte a questa situazione».
 
comunicato stampa 209/2008
Padova, 27 novembre 2008
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