È stato un film ' Uomini di Dio ' nel 2010 a riportare l'attenzione e a divulgare la storia dei monaci martiri a Tibhirine (Algeria) nel 1996. Un film particolarmente calibrato, tanto da far emergere con essenzialità incisiva la tragedia e i tratti umani e spirituali di questi monaci.
Con lo stesso spirito e per non perdere la memoria l'Ufficio Ecumenismo e Cultura della Diocesi di Padova propone, domani, venerdì 14 marzo, alle ore 20.30, nella cripta della basilica di Santa Giustina a Padova, una meditazione musicale in prosa dal titolo Signum in montibus. I martiri di Tibhirine, che ha visto un'anteprima di successo al Festival biblico di Vicenza 2013, seguita dalla partecipazione al Festival di musica sacra di Cortona, nel monastero di Guardistallo e a Cecina.
Musica, canto e parole si intersecano in sette quadri, per sottolineare la storia, gli stati d'animo dei monaci e della gente del villaggio. Signum in montibus, che tra spunto dalla scritta Segno sulle montagne posta sullo stemma del monastero di Tibhirine, nasce da un testo di Augusta Tescari elaborato dal poeta vicentino Giovanni Costantini, per la regia di Cristina Antonini.
All'edizione padovana partecipano i monaci di Santa Giustina con quattro canti gregoriani. Le voci recitanti sono di padre Federico Lauretta, Cesare Creazza, Sara Melchiori e Pietro Scimeni. Per la parte musicale intervengono il soprano Cristina Mantese, il violinista Gianni Zordan, il violoncellista Gianni Chiampan, Angelo Sorato al bansuri (flauto di bambù) e Barbara Zoletto al tampura (liuto di tradizione indiana).
Partecipa il coro della cappella musicale di Santa Maria in Ara Coeli di Vicenza diretto da Cristiano Lancerotto.
Ingresso libero.
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