Una regina speciale a palazzo! La tavola raffigurante La Madonna con il Bambino di Antonio Vivarini (1443 ca.), dopo alcuni mesi di accurato e documentato restauro compiuto in un apposito laboratorio allestito all’interno del Museo Diocesano di Padova, torna a risplendere nella sua bellezza e freschezza di colori, rivelando qualche particolare “inedito”. La tavola era custodita nella chiesa di San Tomaso Becket a Padova, ma originariamente era stata realizzata per la chiesa di San Moisè a Venezia e si completava con altre due tavole, ora conservate alla National Gallery di Londra.
L’intervento di restauro, curato da Maria Chiara Ceriotti, è stato promosso dal Museo Diocesano e dall’Ufficio diocesano Beni culturali, in accordo con la parrocchia di San Tomaso Becket in Padova. Il restauro è stato possibile grazie alla partecipazione alla campagna “Mi sta a cuore” di alcuni sponsor significativi – la Fondazione Antonveneta e il Rotary Club Abano Terme-Montegrotto Terme – e di molte persone che hanno accolto l’invito del Museo e dell’Ufficio Beni culturali di rendersi partecipi della salvaguardia e del recupero di beni artistici che, per il loro valore storico e culturale, appartengono all’intera comunità civile, oltre che cristiana.
La Madonna con il Bambino ora troneggia come una “regina a palazzo” nella Sala Barbarigo del palazzo Vescovile (Museo Diocesano), dove rimarrà esposta fino al 6 gennaio 2015, nell’allestimento studiato da Antonio G. Stevan e corredato da un percorso che ne racconta la storia e ne documenta in forma multimediale le diverse fasi di restauro, grazie a Mediacom Digital Evolution srl.
Tra le particolarità emerse dall’intervento che oltre al risanamento di alcune parti, ha permesso di restituire lo sfondo floreale originario, è da segnalare l’incisione in caratteri gotici che compare sul cuscino ai piedi della Vergine – Ave Regina Coeli. «L’invocazione – scrive il conservatore Carlo Cavalli nel catalogo – sembra contaminare gli incipit di due diverse antifone mariane, il Regina coeli e l’Ave Regina coelorum, già in uso nella liturgia delle ore del tempo e si lega all’iscrizione dipinta sul basamento del trono: Dignare me laudare te, Virgo sacrata. Da michi [virtutem contra hostes tuos], rispettivamente versetto e responsorio impiegati nella recita dell’Ave Regina Coelorum. Entrambe le citazioni, quella sul cuscino e quella sul trono, fanno riferimento alla regalità della Vergine, e si integravano nel più complesso sistema di simboli e rimandi sotteso all’immagine».
Una seconda considerazione, emersa dal lavoro di restauro e di studio dell’opera, riguarda l’attribuzione. La tavola è sempre stata considerata opera di Antonio Vivarini, ma ripercorrendo la storia e l’evoluzione della pittura della bottega di Vivarini, i curatori del restauro e della mostra sono arrivati a valutare che l’opera conservi anche il contributo di Giovanni d’Alemagna, cognato di Antonio Vivarini, di cui aveva sposato la sorella. Per quasi un decennio, dal 1441 al 1450, i due lavorarono insieme in numerosi capolavori della pittura veneziana del Quattrocento e «la Madonna di San Tomaso, con gli scomparti laterali londinesi, resta una delle più raffinate espressioni dello stile elaborato da Antonio Vivarini e Giovanni d’Alemagna negli anni della loro feconda collaborazione».
In occasione della mostra viene proposta una ricostruzione fotografica a grandezza naturale dei due pannelli laterali, oggi conservati alla Nationa Gallery di Londra, che originariamente componevano il trittico, realizzato con molta probabilità per la chiesa veneziana di San Moisè, di cui la Madonna col Bambino rappresenta l’elemento centrale.
La mostra è corredata da un catalogo, curato da Andrea Nante e Carlo Cavalli, che in sei saggi ripercorre le tappe del restauro, la storia dell’opera, e si sofferma su alcuni particolari come le specie botaniche raffigurate (Giancarlo Cassina) e le iscrizioni dipinte (Elisabetta Favaron).
Accompagna l’esposizione un calendario di appuntamenti al Museo Diocesano che inizia venerdì 14 novembre, alle ore 18, con una serata di presentazione storico-artistica dell’opera e delle diverse fasi del restauro, a cura di Carlo Cavalli e Maria Chiara Ceriotti.
A seguire, giovedì 27 novembre, ore 10-17, all’interno di una giornata di presentazione dell’Inventario informatizzato dei beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Padova. Dalla conoscenza alla tutela alla valorizzazione, si focalizzerà l’attenzione sul “caso della Madonna col Bambino e altri restauri degli ultimi anni”.
In dicembre gli appuntamenti sono in programma tre appuntamenti: martedì 2 dicembre, alle ore 18 (Arte e botanica: l’hortus conclusus nella Madonna col Bambino); lunedì 8 dicembre, alle ore 17.30 (Lettura del Magnificat di Alda Merini a cura di Roberto Pittarello, con accompagnamento musicale di Chiara De Zuani al clavicembalo); sabato 13 dicembre, alle ore 21, alla Scuola della Carità di via San Francesco viene proposto il concerto – Natale in musica – degli allievi dell’istituto musicale Malipiero di Padova, a sostegno del restauro.
Informazioni
Museo Diocesano di Padova 049 8761924 – 049 652855
info@museodiocesanopadova.it, www.museodiocesanopadova.it
www.facebook.com/MuseoDiocesanoPadova
CS 236/2014
Padova, 28 ottobre 2014
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