Mercoledì 6 maggio, alle ore 18.45, nella Cappella di San Giuseppe Lavoratore della Zona industriale di Padova, in via Quarta Strada 7, il vescovo presiederà una veglia di preghiera per il mondo del lavoro. La veglia spiega suor Francesca Fiorese, suora operaia della santa casa di Nazareth, che fa parte dell’équipe della Cappellania della Zip: sarà anche l’occasione per «ricordare, accanto ai morti sul lavoro, i migranti che hanno perso la vita sulle carrette del mare: troppo spesso si dimentica che anche loro sono morti per il lavoro, per la ricerca di una vita migliore. Un altro dramma dimenticato, di cui si sa e si parla pochissimo e a cui vogliamo dedicare una riflessione, è quello dei 1200 operai, per lo più migranti, che hanno già perso la vita lavorando in condizioni disumane e con temperature altissime nei cantieri per i mondiali in Qatar del 2022: un numero di vittime spaventoso che sta passando sotto silenzio». Ma nella riflessione ci sarà spazio anche per la preghiera per «i morti viventi», ossia per «i tanti giovani che si sentono senza futuro e per le persone “espulse” dal mondo del lavoro», considerate “scarti” da un mercato sempre più competitivo e talvolta disumanizzante.
CS 145/2015
Padova, 4 maggio 2015
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