Veglia e pellegrinaggio vocazionale

In preparazione alla 47a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che si celebra domenica 25 aprile, la Pastorale vocazionale diocesana ha organizzato e propone due appuntamenti: la VEGLIA VOCAZIONALE DIOCESANA, presieduta dal vescovo Antonio Mattiazzo, venerdì 23 aprile, alle ore 21, nella parrocchia del Buon Pastore (via Tiziano Minio 19) a Padova; e il PELLEGRINAGGIO VOCAZIONALE dal santuario di Monteortone a Villa Immacolata di Torreglia, sabato 24 aprile. La partenza del pellegrinaggio è fissata alle ore 8 del mattino con arrivo in tempo per la santa messa delle 11.30; nel tragitto sono previste delle tappe di preghiera.
Seguirà il pranzo al sacco e la conclusione con la preghiera mariana alle ore 14.30.

Domenica 25 aprile, quarta domenica di Pasqua ' domenica del 'buon Pastore', la Chiesa celebra quindi la 47a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che quest'anno ha come slogan Ho una bella notizia! Io l'ho incontrato' La Giornata si celebrerà in tutte le comunità parrocchiali della Diocesi e in particolare nel vicariato di Thiene dove si svolgerà uno speciale weekend per i giovanissimi animato dai seminaristi.

Il Centro Nazionale Vocazioni della Conferenza Episcopale Italiana propone a tutte le comunità cristiane e oranti che si ritrovano nel Giorno del Signore, di vivere un momento forte di sensibilizzazione, riflessione e preghiera sul significato e l'importanza della 'chiamata vocazionale' nella vita di ogni battezzato. In particolare, si vogliono ricordare tutte le 'vite chiamate' che, con un sì totale e radicale, hanno donato il proprio cuore e la propria esistenza al servizio di Dio e di tanti fratelli e sorelle, bisognosi di consolazione, di aiuto concreto e di speranza nel cammino spesso nebuloso e confuso della vita.

Nel suo messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, papa Benedetto XVI ricorda come questa giornata ripropone una riflessione sul tema 'La testimonianza suscita vocazioni'. «La fecondità della proposta vocazionale, infatti ' scrive il pontefice ' dipende primariamente dall'azione gratuita di Dio, ma, come conferma l'esperienza pastorale, è favorita anche dalla qualità e dalla ricchezza della testimonianza personale e comunitaria di quanti hanno già risposto alla chiamata del Signore nel ministero sacerdotale e nella vita consacrata, poiché la loro testimonianza può suscitare in altri il desiderio di corrispondere, a loro volta, con generosità all'appello di Cristo. Questo tema è dunque strettamente legato alla vita e alla missione dei sacerdoti e dei consacrati. Pertanto, vorrei invitare tutti coloro che il Signore ha chiamato a lavorare nella sua vigna a rinnovare la loro fedele risposta, soprattutto in quest'Anno Sacerdotale, che ho indetto in occasione del 150° anniversario della morte di san Giovanni Maria Vianney, il Curato d'Ars, modello sempre attuale di presbitero e di parroco».

«L'iniziativa libera e gratuita di Dio ' sottolinea più oltre papa Benedetto ' incontra e interpella la responsabilità umana di quanti accolgono il suo invito a diventare strumenti, con la propria testimonianza, della chiamata divina. Questo accade anche oggi nella Chiesa: Iddio si serve della testimonianza di sacerdoti, fedeli alla loro missione, per suscitare nuove vocazioni sacerdotali e religiose al servizio del Popolo di Dio. Per questa ragione desidero richiamare tre aspetti della vita del presbitero, che mi sembrano essenziali per un'efficace testimonianza sacerdotale».

I tre elementi sottolineati da papa Benedetto XVI sono: l'amicizia con Cristo; il dono totale di sé a Dio; il vivere la comunione: «in modo particolare, il sacerdote dev'essere uomo di comunione, aperto a tutti, capace di far camminare unito l'intero gregge che la bontà del Signore gli ha affidato, aiutando a superare divisioni, a ricucire strappi, ad appianare contrasti e incomprensioni, a perdonare le offese».

Tutto ciò ricorda inoltre il pontefice «vale anche per la vita consacrata. L'esistenza stessa dei religiosi e delle religiose parla dell'amore di Cristo, quando essi lo seguono in piena fedeltà al Vangelo e con gioia ne assumono i criteri di giudizio e di comportamento. Diventano 'segno di contraddizione' per il mondo, la cui logica spesso è ispirata dal materialismo, dall'egoismo e dall'individualismo. La loro fedeltà e la forza della loro testimonianza, poiché si lasciano conquistare da Dio rinunciando a se stessi, continuano a suscitare nell'animo di molti giovani il desiderio di seguire, a loro volta, Cristo per sempre, in modo generoso e totale. Imitare Cristo casto, povero e obbediente, e identificarsi con Lui: ecco l'ideale della vita consacrata, testimonianza del primato assoluto di Dio nella vita e nella storia degli uomini».


In preparazione alla Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, l'Ufficio per la pastorale delle vocazioni della Diocesi di Padova ha preparato un sussidio ed altro materiale di approfondimento disponibile anche in formato elettronico sul sito www.pastoralevocazionale.diocesipadova.it

 

Padova, 22 aprile
comunicato stampa 103/2010
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