«La guerra europea divampa terribile»: così apriva la prima a tutta pagina la Difesa del popolo del 9 agosto 1914, all'indomani della scadenza – il 28 luglio – dell’ultimatum dell’Austria-Ungheria alla Serbia. La stessa prima pagina ritorna questa settimana (domenica 27 luglio) come copertina del settimanale diocesano, dando inizio a un lungo e articolato progetto che si propone di rileggere nei prossimi anni la Grande guerra attraverso articoli, vignette, resoconti pubblicati in quegli anni dalla Difesa.
«Nel contesto delle numerose iniziative che si propongono di ricordare la Prima guerra mondiale – spiega il direttore Guglielmo Frezza – il contributo che il settimanale diocesano di Padova, fondato nel 1908 dal vescovo Luigi Pellizzo, intende offrire ai suoi lettori e agli appassionati di storia è proprio quello di restituire quasi “in diretta”, attraverso una lettura non mediata dall’analisi storica a posteriori, le vibranti emozioni che attraversavano quei momenti; le speranze di una ricomposizione, che oggi sappiamo vana; di un disimpegno italiano, che oggi sappiamo effimero, ma anche le meste profezie affidate alle vignette in un’epoca che ancora non conosceva la fotografia sui giornali e le preoccupazioni immediate, per le ripercussioni sui risparmi, sui prezzi del carbone, del caffè, della farina, sulla disponibilità di beni, sugli immigrati soprattutto a causa delle interruzioni delle comunicazioni e della crisi del lavoro».
Il progetto porta le firme del giornalista Lorenzo Brunazzo, esperto di storia e cultura veneta, e del fotografo Giorgio Boato, che da tre anni collabora stabilmente con la Difesa per i fotoreportage, e si articola in tre diverse iniziative che si dipaneranno lungo tutti i prossimi cinque anni.
La prima è sicuramente la più originale: «Per i nostri lettori appassionati di storia – annuncia Frezza – saranno in vendita sul sito internet le nostre prime pagine di cento anni fa, in formato digitale di alta qualità. Già a partire dalle prossime settimane sarà possibile effettuare l’acquisto delle pagine tramite l’e-shop, il negozio digitale del sito dalla Difesa (www.difesapopolo.it), e vedersele recapitare via email».
Con il numero del 27 luglio 2014, inizia poi la pubblicazione periodica, prima mensile e poi bisettimanale a partire dal momento dell’entrata in guerra dell’Italia, di una pagina che racconterà la Grande guerra seguendo il filo rosso degli articoli pubblicati dalla Difesa in quelle stesse settimane, cent’anni fa. Di volta in volta si evidenzieranno i filoni del dibattito, i fermenti del mondo cattolico, le attenzioni poste alle sofferenze e alle fatiche quotidiane della gente. Tutti i contributi saranno raccolti anche in un’apposita sezione del sito internet www.difesapopolo.it
Infine, sempre per ricordare a un secolo di distanza l’inizio della Grande guerra in Italia nel maggio del 2015, sarà pubblicato un e-book con la riproposizione di alcune delle più significative pagine storiche e alcuni contributi di analisi sulla guerra, originali e ripresi dal settimanale diocesano.
«Da un lato – riprende il direttore del settimanale diocesano – l’attenzione alla nostra storia è sempre stata nelle corde del settimanale diocesano. Con i suoi 107 anni, La Difesa del popolo è tra le poche testate venete che c’erano all’epoca e sono ancora in vita oggi. Dai resoconti degli anni di guerra emerge chiaramente l’originalità di analisi del mondo cattolico, dai messaggi di Pellizzo a quelli del papa, ma anche la concreta vicinanza ai drammi delle popolazioni, l'attenzione a una storia “minore” che all’epoca era travolta dalla pomposità ufficiale e che in tempi più recenti la storiografia ha pienamente valorizzato».
Alle spalle del progetto, ci sono anche le opportunità offerte dai nuovi canali digitali: «L’investimento fatto per creare il nuovo sito internet si rivela oggi provvidenziale anche perché consente di valorizzare, attraverso una pluralità di forme, questo straordinario patrimonio che è l’archivio di un giornale. Il nostro impegno sarà sempre più quello di “tirare fuori” dai cassetti materiali che crediamo possano essere ancora utili, non solo agli storici ma anche alla riflessione del nostro lettore. Dentro questo contesto abbiamo appena ripubblicato sul nostro sito i cinque magazine pubblicati per il centenario, che hanno riletto ampiamente il Novecento dalle pagine della Difesa, e abbiamo ripubblicato “Alle origini della fede”, i paginoni sulla storia della diocesi a cui ha ampiamente contribuito il compianto direttore della Capitolare mons. Pierantonio Gios. Sempre di più vogliamo fare tesoro di questo archivio, rimetterlo in circolo, condividerlo con tutti perché anche chi ha conosciuto la Difesa in tempi più recenti si accorga di quale straordinaria ricchezza si sia accumulata nel tempo».
CS 181/2014
Padova, 24 luglio 2014
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